Matteo Salvini, ipotesi Ius soli per gli sportivi: duro attacco
Scontro tra il presidente del Coni e il leader della Lega: il nodo è lo Ius soli per gli sportivi
Mentre l’Italia festeggia l’oro leggendario di Marcell Jacobs, ci si interroga sulla possibilità di garantire lo Ius soli – ovvero il diritto di cittadinanza – agli sportivi. Sul tema ha parlato il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di SkyTg24, dopo che il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilanciato il tema.
“Godiamoci le medaglie, non c’è bisogno di cambiare alcuna legge“, ha tagliato corto Salvini che ieri sui social aveva spiegato: “Già oggi, a 18 anni, chiunque può chiedere e ottenere la cittadinanza. Squadra che vince non si cambia!”.
Dopo lo storico exploit degli azzurri nell’atletica con le medaglie d’oro di Marcell Jacobs nei 100 metri e Gianmarco Tamberi nell’alto, Malagò aveva detto ieri da Casa Italia: “Sono anni che c’è una formidabile polemica intorno al tema dello ius soli. Noi abbiamo sempre sostenuto, come mondo dello sport, che è un tema politico e non vogliamo fare politica ma occuparci di sport. Non riconoscere lo ius sportivo è qualcosa di aberrante, folle. Oggi più che mai questo discorso va concretizzato”.
“A 18 anni e un minuto chi ha quei requisiti deve avere la cittadinanza italiana, non che a 18 anni inizia una via crucis”, ha dichiarato il presidente del Coni. “La risposta migliore l’ha data Mario Draghi che un quarto d’ora dopo le gare, e mi ha fatto un piacere enorme, mi ha chiamato commosso, orgoglioso, entusiasta, mi ha fatto i complimenti. Poi gli ho passato gli atleti e li ha invitati entrambi a Palazzo Chigi con Stefano Mei e il ct La Torre. Questa è la risposta migliore”.
Fonte foto: ANSA