Donald Trump è stato incriminato per l'assalto al Congresso: 4 capi d'accusa, cosa rischia l'ex presidente Usa
Donald Trump sotto accusa per i tentativi di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali 2020 e per l'assalto al Congresso
Nuovi guai per Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti, che punta a ritornare alla Casa Bianca nelle presidenziali del 2024, è stato incriminato per l’assalto al Congresso e per i tentativi di ribaltare i risultati delle elezioni 2020, restando al potere nonostante la vittoria di Joe Biden.
Trump incriminato per l’assalto al Congresso
La notizia, riportata dai principali media statunitensi, è arrivata nella notte italiana. Donald Trump è stato incriminato da un gran giurì federale per l’assalto a Capitol Hill, cuore della democrazia americana, avvenuto il 6 gennaio 2021.
Si tratta della terza incriminazione per l’ex presidente nel giro di pochi mesi, dopo le accuse per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e le carte segrete della Casa Bianca portate nella sua residenza a Mar-a-Lago. Se condannato, rischia un massimo di 55 anni di reclusione.
Le accuse a Trump
Nei confronti di Donald Trump sono stati mossi quattro capi di accusa: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, associazione a delinquere per ostacolare un procedimento ufficiale, ostacolo e tentativo di ostacolare un procedimento ufficiale, cospirazione contro i diritti.
L’ex presidente degli Stati Uniti è stato convocato per comparire davanti a un giudice del tribunale federale di Washington giovedì 3 agosto.
Nell’atto vengono citati altri sei imputati, ma non vengono nominati: quattro avvocati, un funzionario del dipartimento di Giustizia e un consigliere politico. È molto probabile che tra di essi ci sia Rudy Giuliani, l’avvocato personale di Trump.
Fonte foto: ANSA
Lo scorso 18 luglio, Trump aveva reso noto di aver ricevuto una lettera con la quale veniva informato sull’inchiesta avviata da un gran giurì per l’assalto al Congresso.
La reazione di Trump
A seguito dell’incriminazione, Donald Trump ha commentato la notizia sulla sua piattaforma social Truth, parlando di “interferenza elettorale” e “caccia alle streghe“.
“Ho sentito che il pazzo Jack Smith, per interferire con le elezioni presidenziali del 2024, procederà con un’altra falsa incriminazione del vostro presidente preferito”, ha scritto l’ex presidente repubblicano.
In conferenza stampa il procuratore Jack Smith ha definito l’attacco al Congresso un “assalto senza precedenti alla sede della democrazia americana”, nutrito dalle “menzogne” diffuse da Trump e dai suoi seguaci.
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