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Calenda contro Renzi dopo la candidatura alle Europee: "Tanti auguri per il progettino, qualunque cosa sia"

Carlo Calenda risponde a Matteo Renzi sul "progettino delle Europee". Risponde alle domande su diversi temi: salario, sanità e Pnrr

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Carlo Calenda lancia l’ennesima stoccata a Matteo Renzi in merito al nuovo progetto politico che lo vede candidato alle europee. Il “progettino”, come lo ha definito Calenda, sembra essere stato incoraggiato dal presidente francese Emmanuel Macron. Così Matteo Renzi fa il grande passo e si candida alle europee, mentre Calenda non si rivede nella stessa ambizione.

Un “progettino ambizioso”

È scontro passivo-aggressivo tra Carlo Calenda e Matteo Renzi sulle Europee. Un tono non nuovo tra i due e che segna le diverse intenzione dei capi partito. Alla domanda sulla volontà di Matteo Renzi di candidarsi alle Europee, Calenda risponde che “manifesta un’ambizione diversa da quella del Terzo polo”.

Calenda ha sottolineato che il progetto del Terzo polo era la costituzione di una unione delle forze riformiste, popolari e liberali che si riconoscono nei valori repubblicani, con lo scopo di superare gli scontri improduttivi e ideologici tra destra e sinistra. Ma il progetto europeo di Renzi sembra un altro.

Carlo CalendaFonte foto: ANSA
 Carlo Calenda al Forum Ambrosetti di Cernobbio, 3 settembre 2023

Terzo polo dimezzato

“L’idea di Renzi evidentemente era un’altra dall’inizio”, continua il leader di Azione. Ma se era così evidente fin dall’inizio, perché non se n’era accorto? Anche a questa domanda Calenda risponde: “Era un tentativo da fare”. Nostalgico, la metà del Terzo polo, afferma che avrebbe voluto rivedere “il Renzi del primo periodo del suo governo”.

Sulla divisione del Terzo polo però Calenda non concorda. Anzi crede che “gli italiani capiscono sempre di più che non devono farsi prendere in giro da chi propone soluzioni semplici a problemi complessi”. E sull’opzione del campo largo risponde no, “non esiste”.

Alleanze con il Pd

No al campo largo per Calenda, ma sì a battaglie comuni. È il caso delle grandi emergenze italiane, come il Pnrr, la sanità e i salari. Sul salario minimo, per esempio, un accordo tra maggioranza e opposizione è possibile, perché anche i partiti di Salvini, Meloni e Renzi avevano a loro volta fatto delle proposte in passato.

Su altri punti invece alza uno scudo: “La linea di Schlein su ambiente, Jobs act e spese militari non mi convince per nulla”. Così come si definisce deluso dal governo in merito a salari, sanità, scuola e Pnrr.

carlo-calenda-e-matteo-renzi Fonte foto: ANSA
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