Investite e uccise a Roma: l'appello delle madri delle 16enni
La voglia di giustizia e l'appello ai testimoni dell'incidente di Corso Francia delle mamme di Gaia e Camilla, investite da Pietro Genovese
Non si danno pace le famiglie delle due 16enni investite e uccise a Roma in Corso Francia dall’auto guidata dal 20enne Pietro Genovese, figlio del regista Paolo Genovese. Dopo il drammatico racconto del papà di Gaia Von Freymann, anche la madre e quella dell’amica Camilla Romagnoli sono intervenute sulla vicenda.
“Voglio giustizia, non vendetta“, avrebbe dichiarato la madre di Camilla Romagnoli al suo avvocato, Cesare Piraino, secondo quanto riporta l’Ansa.
Il legale ha spiegato all’agenzia di stampa: “Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell’esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto”.
La madre di Gaia Von Freymann ha fatto un’accorata richiesta ai testimoni dell’incidente, avvenuto in Corso Francia, non lontano da Ponte Milvio, celebre zona della movida capitolina.
“Lanciamo un appello a tutti: chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia Gaia lo consegni alle forze dell’ordine”, ha detto sul luogo dell’investimento davanti ai microfoni dell’Ansa.
“È un iPhone 8 rosso, con la cover rossa. Purtroppo Gaia quella sera non aveva con sé la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni“, ha concluso.
Nel mentre si è scatenata la bufera sull’investitore. Pietro Genovese è infatti risultato positivo ad alcol e droga, riaccendendo la polemica sull’uso di sostanze stupefacenti e la battaglia portata avanti da Matteo Salvini, che si è espresso sulla triste vicenda delle 16enni investite e uccise a Roma con dure parole contro il 20enne.
Fonte foto: Ansa