Almeno 2 morti e 5 feriti nell'esplosione di un'autobomba in Colombia: l'obiettivo era una stazione di polizia
2 vittime nell'attacco alla stazione di polizia in Colombia. Il presidente accusa lo Stato maggiore Centrale: "È la risposta per la valle di Micay"
Sono almeno 2 i morti nell’esplosione dell’autobomba in Colombia. L’obiettivo era la stazione di polizia di Timba, nel dipartimento di Cauca. La procura generale ha inviato una squadra per le indagini e chiarire l’attacco alla stazione, che si preannuncia all’interno dello scontro con i dissidenti.
L’esplosione
Nel dipartimento di Cauca, nella località di Timba in Colombia, un’autobomba è stata lanciata contro la stazione di polizia (nella zona operano i dissenti delle FARC e la guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale). Si trovava a circa 50 metri da questa quando è esplosa, causando la morte di due persone, un uomo e una donna. Il vicedirettore dell’istituzione, Tito Castellanos, ha confermato il bilancio: 2 vittime e almeno 5 feriti.
Il governatore di Cauca, Elías Larrahondo, ha spiegato alla radio locale che l’attentato commesso a Timba ha provocato anche “danni ai vetri delle finestre e delle porte”. L’onda esplosiva ha colpito la zona circostante, compresa la scuola che è relativamente vicina e l’ospedale.
Autobomba esplode a 50 metri dalla stazione di polizia di Timba in Colombia
La situazione nel Cauca
Il ministro della Difesa Ivan Velásquez ha condannato l’attentato avvenuto nel dipartimento di Cauca. Nel commento ai fatti ha spiegato che l’hanno attivato pochi metri prima perché non riuscivano ad arrivare alla cabina, a causa dei controlli presenti.
Per questo l’esplosione, continua Velàsquez, “è un atteggiamento cosciente, volontario, omicida dello Stato Maggiore Generale contro la popolazione civile”.
Il cessate il fuoco
Nella giornata di domani il ministro e il presidente della Repubblica esamineranno la situazione e prevedono di aumentare le misure speciali di difesa e controllo.
Il quadro è quello della guerriglia, con il presidente Gustavo Petro che accusa lo Stato maggiore Centrale (EMC) – il più grande gruppo dissidente delle FARC- dell’esplosione. “Le azioni dell’EMC a Cauca sono la risposta alla nostra offensiva nella valle di Micay, dove viene prodotto il 70% delle foglie di coca di Cauca”. Le parti sembravano pronte a sedersi al tavolino per definire un cessate il fuoco, ma il giorno dopo tale dichiarazione è stata fatta esplodere l’autobomba.