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Condannato a morte sopravvissuto in Alabama sarà ucciso con l'azoto liquido: inutili 4 ore di iniezioni letali

Sfuggito alla morte tramite iniezioni letali, Kenneth Eugene Smith sarà ucciso in Alabama attraverso l'azoto puro

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È sopravvissuto a quattro ore di iniezioni letali e per questo sarà ucciso con l’azoto puro. Il caso di Kenneth Eugene Smith, 58enne condannato a morte in Alabama, sarà il primo al mondo di un detenuto punito con la pena capitale tramite ipossia da azoto. Una tecnica mai utilizzata finora nella storia degli Stati Uniti e ritenuta “un esperimento crudele e sconsiderato” secondo le associazioni umanitarie che hanno infiammato le proteste.

La morte per ipossia da azoto

L’azoto è un gas sicuro in quanto costituisce il 78% dell’aria che respiriamo, ma inalato in purezza provoca il consumo di tutto l’ossigeno nel corpo dei detenuti, portando alla perdita di coscienza e alla morte per asfissia.

L’uso dell’azoto per la pena capitale è concesso in tre Stati, Alabama, Oklahoma e Mississippi, ma finora non è mai stato applicato. Secondo i rapporti delle autorità federali, che ne hanno autorizzato l’utilizzo già nel 2018, questa tecnica dovrebbe portare a “una morte rapida e indolore”, ma gli avvocati del condannato hanno definito la decisione del procuratore generale dell’Alabama, Steve Marshall, “incostituzionale”, ricordando come anche l’Associazione veterinaria statunitense abbia escluso da più di 10 anni l’utilizzo dell’azoto per la soppressione degli animali.

Le proteste

In tutela dei diritti di Kenneth Eugene Smith si è schierata la ong Equal Justice Initiative presieduta da Bryan Stevenson, avvocato e attivista che ispirò sul grande schermo il film “Il diritto di opporsi”, di Daniel Cretton: “È assurdo giustiziare qualcuno con un sistema mai testato su un essere umano – spiegano – ci batteremo fino alla fine per bloccare l’esecuzione”.

L’Alabama non è nella posizione di sperimentare un metodo mai utilizzato. Tutto ciò è crudele e sconsiderato” ha dichiarato l’associazione all’Associated Press.

Sulla vicenda la Corte suprema a maggioranza repubblicana dovrà stabilire se la condanna a morte per ipossia d’azoto sia indolore e quindi rappresenti o meno “una punizione inumana e degradante” ai sensi dell’ottavo emendamento della Costituzione statunitense.

La vicenda

Smith è stato condannato nel 1988 per l’omicidio su commissione di Elizabeth Sennett, moglie di un pastore della Westside Church of Christ a Sheffield, nel nord dell’Alabama. Il sacerdote aveva ingaggiato il 58enne per incassare varie polizze assicurative stipulate sulla vita dalla consorte.

L’omicida, che ha trascorso 35 anni in prigione, avrebbe dovuto essere ucciso l’anno scorso tramite iniezione letale, ma dopo quattro ore di tentativi falliti è stato riportato in cella.

In un’intervista Smith si è detto “terrorizzato” all’idea di essere “ammazzato due volte” e ha ricordato come uno dei suoi carnefici gli disse: “L’iniezione letale è indolore, con l’azoto nessuno sa cosa succederà”.

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condannato-a-morte-sopravvissuto-alabama-azoto Fonte foto: X / 123RF
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