Infanticidio a Nole vicino Torino, madre annega la figlia di 10 mesi nella vasca da bagno e tenta il suicidio
Presunto caso di infanticidio a Nole (Torino): bimba di 10 mesi ritrovata in una vasca annegata, la madre tenta il suicido. Le indagini sono attualmente in corso
Sono in corso le indagini in merito a un caso di sospetto infanticidio avvenuto a Nole Canavese, nelle vicinanze di Torino. Una bambina di soli dieci mesi è stata trovata annegata in una vasca, mentre la madre della piccola risulta ferita a seguito di un apparente tentativo di suicidio.
- Presunto infanticidio a Nole (Torino): annegata bimba di 10 mesi
- Bimba morta nella vasca: i sospetti sulla madre
- Inutili i tentativi di rianimazione
- I biglietti scritti prima della tragedia
Presunto infanticidio a Nole (Torino): annegata bimba di 10 mesi
Secondo le prime informazioni sui fatti, avvenuti nella tarda mattinata del 22 novembre, intorno alle 12.30, sarebbe stato il padre della piccola, una bimba di 10 mesi, ad allertare le Forze dell’Ordine.
Il padre della piccola, il 35enne Antonio Parrinello, impossibilitato ad accedere all’abitazione sarebbe poi riuscito ad entrare da una finestra. Una volta entrato in casa, l’uomo avrebbe trovato la bambina in una vasca da bagno priva di vita. Al fianco della piccola, la madre, la 30enne Carola Finessi. La bimba era l’unica figlia della coppia.
La tragedia è avvenuta a Nole, poco distante da Torino
La morte sarebbe sopraggiunta per annegamento, in un’abitazione privata in via Grazioli, in pieno centro a Nole, un piccolo comune del Basso Canavese nella città Metropolitana di Torino.
Bimba morta nella vasca: i sospetti sulla madre
Sebbene le indagini siano ancora in corso, i carabinieri della Compagnia di Venaria Reale non hanno escluso un possibile coinvolgimento della madre, una donna della quale, per ora, non sono state rese note le generalità.
L’ipotesi di infanticidio, purtroppo, al momento è quella più accreditata.
La madre avrebbe inoltre tentato di togliersi la vita dopo la morte della piccola. Secondo quanto riportato dalle Forze dell’Ordine, la donna avrebbe utilizzato un coltello da cucina per colpirsi e procurarsi varie ferite dopo aver annegato la bambina.
Inutili i tentativi di rianimazione
La donna avrebbe dei problemi psicologici, per i quali sarebbe seguita da uno psicologo fin dai primi mesi della gravidanza. Come confermato dal Comando provinciale dei carabinieri di Torino attraverso un comunicato stampa, la tragedia potrebbe essersi originata a causa della depressione post-partum della quale la madre soffriva.
Immediato l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato d’urgenza la donna ferita all’ospedale Molinette di Torino. Non sembrerebbe in pericolo di vita, nonostante si sia reso necessario un intervento chirurgico per una ferita al collo che la donna si è auto-inferta.
Per la bambina, invece, ogni tentativo di rianimazione è stato vano.
È stato il padre stesso a cercare di prestare un primo soccorso alla piccola, prima dell’arrivo dei sanitari. La bambina, purtroppo, era però già priva di vita all’arrivo dei soccorsi.
Nel luogo della terribile vicenda sono attualmente presenti diverse pattuglie dei carabinieri e gli agenti della Polizia Locale.
Sul posto è intervenuta anche Elena Parato, la pm della Procura di Ivrea, che si occuperà delle indagini.
I biglietti scritti prima della tragedia
L’abitazione dove ha avuto luogo la tragedia è stata perquisita e, al suo interno, sarebbero stati ritrovati dei biglietti che la Finessi avrebbe scritto di proprio pugno.
Il contenuto dei biglietti non è ancora noto, e le Forze dell’Ordine stanno cercando di capire se la donna, prima dei fatti, avesse tentato di contattare qualcuno. Sono quindi in corso le analisi sul suo cellulare personale.