Vaccino Covid bambini 5-11 anni, Crisanti controcorrente: "Esiterei, bambini sono falso problema"
Crisanti: "Se avessi un figlio piccolo lo vaccinerei? Sarei esitante, non vedo questa fretta dei bambini. La priorità è la terza dose agli adulti"
L’Ema ha dato l’ok alla somministrazione del vaccino di Pfizer ai bambini nella fascia 5-11 anni, mentre il parere dell’Aifa è atteso per la prossima settimana. Nel frattempo le voci degli esperti sono unanimi nel definire la vaccinazione in età pediatrica un ulteriore strumento per bloccare la diffusione del virus, ma non tutti sono d’accordo con questa visione: è il caso del professor Andrea Crisanti.
Vaccino Covid bambini 5-11 anni, il parere controcorrente di Crisanti
Il microbiologo dell’Università di Padova, intervenendo a “Piazzapulita”, ha affermato che “i bambini sono un falso problema“: “Se avessi un figlio piccolo lo vaccinerei? Sarei esitante, non vedo questa fretta dei bambini. La priorità è la terza dose agli adulti”.
Crisanti ha poi elencato i motivi per cui, secondo lui, non c’è “fretta” di vaccinare i più piccoli: “I bambini sottoposti al trial sono obiettivamente pochi”.
“Questo trial non ha misurato la trasmissione ma solo gli episodi clinici. La maggior parte dei bambini non sviluppa episodi clinici. Di fatto, non sappiamo se vaccinando i bambini blocchiamo la trasmissione”, ha aggiunto Crisanti. “Aspetterei poi i dati di Israele che fornirà su migliaia di bambini”.
Crisanti sul super Green pass: “Direzione giusta, ma alcune misure difficili da attuare”
Quanto all’introduzione del super Green pass, che si differenzia dal Green pass base, Crisanti ha detto che “va nella direzione giusta” ma ha individuato alcune criticità: “Vedo alcune misure di difficile attuazione, come quella che prevede l’uso del Green pass per salire sull’autobus. Di fatto facciamo un favore a chi produce tamponi, senza nessun effetto”.
“Era più semplice prevedere l’uso della mascherina Ffp2 – ha puntualizzato l’esperto – che dà una sicurezza del 98%. Chi è tamponato va controllato, chi indossa la mascherina Ffp2 sarebbe facilmente individuabile”.
Tamponi e terze dosi, l’appello di Crisanti
Capitolo tamponi rapidi, ecco i rischi secondo Crisanti: “Un anno fa ho detto che i tamponi rapidi hanno una sensibilità nettamente inferiore rispetto a quelli molecolari. L’uso indiscriminato di tamponi antigenici seleziona varianti che non possono essere identificate”.
In conclusione, un appello a potenziare la campagna vaccinale con le terze dosi: “Il governo deve impegnarsi per fare le terze dosi il prima possibile” e, parallelamente, “bisogna aumentare la capacità di fare tamponi molecolari”.