Super Green pass e Green pass base: quali sono le differenze? Cosa si può fare con il tampone?
Con il nuovo decreto, la certificazione verde si sdoppia in super Green pass e Green pass base: la guida su come ottenerli e cosa si può fare
Con il nuovo decreto approvato in Consiglio dei ministri sulle nuove misure per contenere la pandemia di Covid-19, la certificazione verde di fatto si sdoppia in super Green pass e Green pass base. Le differenze tra i due certificati sono significative, in quanto si ottengono in modi diversi e permettono di accedere a differenti luoghi.
Cos’è il super Green pass, come ottenerlo e cosa si può fare
Il nuovo decreto introduce, come detto, il super Green pass che sarà in vigore dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022. Vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti dal Covid-19 e serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero soggette a restrizioni in zona gialla, come:
- spettacoli;
- eventi sportivi;
- ristoranti al chiuso;
- feste e discoteche;
- cerimonie pubbliche.
Nel periodo suindicato, il super Green pass è in vigore anche in zona bianca, oltre che gialla. In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato.
Cos’è il Green pass base, come ottenerlo e cosa si può fare
Il Green pass base, invece, può essere ottenuto con il tampone molecolare o antigenico, la cui durata di validità resta invariata (72 ore per il primo e 48 ore per il secondo). Sempre dal 6 dicembre diventerà obbligatorio anche per altri luoghi:
- alberghi;
- spogliatoi per l’attività sportiva;
- trasporto ferroviario regionale;
- trasporto pubblico locale.
Resta possibile, con il Green pass base, accedere a:
- ristoranti all’aperto;
- palestre;
- piscine;
- luoghi di lavoro.
In entrambi i casi, la durata della certificazione verde è stata ridotta da 12 a 9 mesi.