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Nuovo Dpcm del 7 settembre: ancora divieti e tampone obbligatorio

Il nuovo Dpcm del 7 settembre conferma gli obblighi e i divieti finora imposti dal Governo, e prevede il ricongiungimento delle coppie internazionali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Entra in vigore lunedì 7 settembre il nuovo Dpcm firmato dal presidente Giuseppe Conte. Il decreto, che rimane in vigore fino al 30 settembre, conferma le misure per prevenire la diffusione del coronavirus, senza nessun allentamento. La grande novità riguarda il ricongiungimento delle coppie internazionali non sposate e non conviventi.

Dpcm del 7 settembre: continua l’obbligo della mascherina e il distanziamento

Nel testo del nuovo Dpcm valido fino al 30 settembre, riportato dal Corriere della Sera, viene confermato l’obbligo di utilizzare la mascherina “nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”.

“Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”. Permane “l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Dpcm valido fino al 30 settembre: le regole per mezzi pubblici e scuolabus

Il nuovo Dpcm stabilisce il numero di persone ammesso sui mezzi pubblici e fissa la capienza limite all’80% dei posti a sedere e in piedi. Gli scuolabus possono tuttavia viaggiare a capienza massima nel caso in cui “la permanenza degli alunni nel mezzo” non sia “superiore ai 15 minuti”.

Gli studenti al di sopra del 6 anni devono indossare la mascherina “al momento della salita sul mezzo”. Come riporta il Corriere della Sera, è prevista una deroga “nel caso in cui sia possibile possibile l’allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento cosiddetto faccia a faccia“.

Nuovo Dpcm: ricongiungimento per le coppie internazionali

Le norme vigenti vietano “l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone residenti all’estero” fatta eccezione per “esigenze lavorative; assoluta urgenza; esigenze di salute; esigenze di studio; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Molte coppie internazionali sono rimaste divise durante i momenti più critici dell’emergenza Covid-19. Il Dpcm del 7 settembre prevede, come riporta il Corriere della Sera, “l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva“.

Dpcm del 7 settembre: confermato l’obbligo del tampone

Viene confermato l’obbligo di sottoporsi al tampone per le persone in arrivo da Croazia, Grecia, Malta o Spagna previsto dall’ordinanza del 12 agosto firmata da Roberto Speranza. Il test molecolare o antigenico deve essere effettuato “al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile”.

Oppure “entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora”, si legge nel testo del nuovo Dpcm riportato dal Corriere della Sera.

Cosa dice il nuovo Dpcm: discoteche e stadi rimangono chiusi

Continua la stretta sulla movida. Rimane in vigore l’ordinanza del ministro della Salute che il 16 agosto ha chiuso le discoteche e disposto “l’obbligo dalle ore 18 alle 6 di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale”.

Le partite di calcio continuano a porte chiuse. Il ministro Roberto Speranza si è confrontato con gli omologhi di Francia, Germania e Spagna. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la priorità è quella di andare avanti verso la riapertura delle scuole, e solo dopo aver superato questa fase pensare alla riapertura degli stadi.

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