Scuola, no a mascherine di stoffa: quali usare e chi le fornirà

Nuove indicazioni dal Comitato Tecnico Scientifico sull'utilizzo delle mascherine a scuola

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: 02-09-2020 08:52

In vista della riapertura delle scuole arrivano nuove indicazioni dal Comitato Tecnico Scientifico sull’utilizzo della mascherina in aula. Come si legge su ‘La Repubblica’, gli esperti raccomandano l’utilizzo delle mascherine chirurgiche, considerate più sicure per ridurre la circolazione del coronavirus in quanto dispositivi medici.

C’è un’altra novità: le famiglie non dovranno acquistarle.

Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha annunciato che ogni giorno verranno inviate gratuitamente alle scuole 11 milioni di mascherine di questo tipo, di misure diverse affinché siano adatte agli studenti di tutte le età.

Gli alunni troveranno le mascherine chirurgiche ogni mattina negli istituti, che dovranno organizzare la distribuzione in modo da non creare assembramenti e che dovranno anche occuparsi dello smaltimento a fine utilizzo.

Nell’eventualità in cui dovessero esserci problemi di fornitura, studenti e operatori scolastici potranno usare le mascherine di comunità in stoffa o altri materiali traspiranti, che non sono dispositivi medici o dispositivi di protezione individuale.

In base a quanto stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico, gli studenti potranno abbassare le mascherine se seduti al banco a un metro di distanza dai compagni.

Nella scuola secondaria (medie e superiori) la regola vale se c’è una “situazione epidemiologica di bassa circolazione virale“. Altrimenti vanno indossate sempre.

Scuola, sospensione e 5 in condotta a chi non usa la mascherina

Sempre secondo ‘La Repubblica’, per gli studenti che non indosseranno la mascherina a scuola è previsto un voto in condotta più basso in pagella e sanzioni disciplinari fino alla sospensione.

Rita Coccia, preside dell’Istituto Volta di Perugia (il più grande di Perugia), ha proposto un’altra sanzione per chi non indosserà la mascherina: due interrogazioni ogni mattina per tre giorni.

Le parole della preside: “È una della sanzioni già previste se gli studenti non rispettano l’ambiente scolastico, penso possa andare bene anche se non useranno la mascherina”.