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Il video dello Stromboli in eruzione: la colata lavica raggiunge il mare, registrato tsunami di 2 centimetri

Nuova eruzione dello Stromboli: la colata lavica ha raggiunto il mare provocando uno tsunami di 2 centimetri e ha sollevato una densa nube di fumo

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Lo Stromboli è tornato a eruttare. Poco dopo le 9 del mattino di domenica 9 ottobre è uscita dal cratere nord una imponente colata lavica accompagnata da un denso fumo. La nube che si è alzata in cielo è stata visibile anche dalla frazione di Ginostra. Il flusso che si è formato in seguito all’eruzione del vulcano ha attraversato la Sciara del fuoco, il noto ghiaione settentrionale delimitato da due creste, e ha raggiunto il mare.

Crollata parte della terrazza craterica

La colata lavica ha iniziato a cadere alle 9.23. La fase effusiva ha provocato il crollo parziale della terrazza craterica e il flusso piroclastico che è stato generato ha prodotto un segnale sismico della durata di circa 3 minuti.

A renderlo noto è stato il laboratorio di Geofisica Sperimentale di Firenze. Secondo quanto spiegato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l’attività esplosiva non ha mostrato significative variazioni.

stromboli eruzione colata lavica sul mareFonte foto: ANSA
Uno scatto del flusso di lava dello Stromboli che è finito sul mare

Come si legge nel comunicato degli esperti, dal punto di vista sismico “si è osservato un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico che ha raggiunto livelli alti in corrispondenza del flusso piroclastico”.

Generato uno tsunami di 2 centimetri

Oltre all’emissione di lava nel settore craterico di nord-est si è incrementata l’attività di spattering. Secondo quanto si apprende il flusso piroclastico originario è stato seguito da altri piccoli flussi.

L’impatto sull’acqua del materiale fuoriuscito dallo Stromboli ha dato origine a intense nubi di vapore ma non solo. L’evento ha provocato anche uno tsunami di 2 centimetri, registrato esattamente alle 9.24.

Le caratteristiche dello Stromboli

Lo Stromboli è tra i pochi vulcani sulla Terra ancora in attività quasi continua. Ha un’altezza di oltre 900 metri sopra il livello del mare e la sua base si trova a una profondità di circa 2000 metri.

La sua storia è caratterizzata dalla crescita e distruzione di una serie di edifici vulcanici. Come si legge sul sito dell’Ingv, da diversi decenni si sono potuti distinguere tre crateri principali attivi: uno nell’estremità nord-est dell’area craterica, uno al centro, ed il terzo nella parte sud-ovest.

Ognuno di questi crateri contiene a sua volta diverse bocche eruttive, la cui quantità e dimensioni variano a seconda dei livelli dell’attività. Nei periodi in cui è più intensa il numero di bocche può arrivare anche fino a 10.

Diramata l’allerta arancione

Alla luce dell’attività del vulcano, nel corso della serata la Protezione Civile ha disposto attraverso un comunicato lo stato di allerta arancione.

La decisione, come spiegato, è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza.

Con l’allerta arancione viene potenziato il sistema di monitoraggio e del raccordo informativo tra strutture scientifiche e operative.

Intanto il sindaco del Comune di Lipari Riccardo Gullo con un’ordinanza ha invitato tutti i cittadini a non uscire di casa. Ai residenti a Ginostra ha invece chiesto di utilizzare la mascherina a causa della cenere portata dal vento.

 

Stromboli: eruzione in corso, flusso lavico sulla sciara Fonte foto: ANSA
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