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Omicidio in panetteria di Gambara a Milano, fermato il presunto killer: Raffaele Mascia bloccato dalla polizia

È stato arrestato Raffaele Mascia, accusato di aver ucciso un uomo a colpi di pistola nella panetteria del padre

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È stato arrestato un ragazzo di 21 anni, Raffaele Mascia, che sarebbe il responsabile dell’omicidio del 15 febbraio in una panetteria in piazzale Gambara a Milano. È il figlio del proprietario dell’esercizio commerciale dove si è svolto il fatto.

Omicidio di Gambara, arrestato un 21enne

La polizia di Milano ha rintracciato e arrestato Raffaele Mascia, il figlio del proprietario della panetteria dove il 15 febbraio scorso è stato ucciso Ivan Disar ed è stato ferito gravemente Pavlo Kioresko.

Il ragazzo si era reso irreperibile subito dopo il fatto, ma da diversi giorni le forze dell’ordine lo stavano braccando. L’arresto è stato effettuato attorno alle 20:00 del 17 febbraio, due giorni dopo l’aggressione. La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

omicidio panetteria raffaele masciaFonte foto: ANSA

La fuga del ragazzo è stata ricostruita sia grazie alla testimonianza di un’amica della vittima dell’aggressione, sia grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno ripreso Mascia mentre scappava.

La ricostruzione dell’omicidio di Milano

Nella serata del 15 febbraio, in una panetteria di piazzale Gambara, a Milano, il ragazzo arrestato avrebbe sparato a seguito di una lite per motivi banali, sei colpi di pistola contro Ivan Disar, cittadino ucraino di 49 anni, uccidendolo.

I proiettili hanno ferito anche un’altra persona presente nel locale, Pavlo Kioresko, sotto gli occhi di un’amica della vittima, una donna moldava di 48 anni. Subito dopo il ragazzo si sarebbe dato alla fuga e da due giorni era completamente irreperibile.

Anche il padre stesso del ragazzo arrestato, Matteo Mascia, ha detto che il giovane si trovava nel negozio al momento dell’aggressione, ma trovandosi sul retro del locale non ha assistito all’aggressione.

Gli insulti che hanno portato all’aggressione

Secondo le ricostruzioni dei testimoni sopravvissuti, i due uomini ucraini, entrambi autotrasportatori con piccoli precedenti, si trovavano nel locale di piazzale Gambara da circa un’ora.

Entrambi erano clienti abituali e conoscevano bene il gestore, ma avrebbero fatto alcune battute sul figlio 21enne. Il ragazzo, che usava a volte il retro del locale come abitazione, avrebbe recuperato la pistola nei suoi appartamenti e avrebbe quindi fatto fuoco.

Durante le perquisizioni successive ai fatti, le forze dell’ordine avrebbero trovato, nelle stanze del 21enne, anche una katana.

gambara Fonte foto: ANSA
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