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Omicidio Mollicone, tra depistaggi e false piste: ombre su intercettazioni. Cos'è emerso dall'ultima udienza

Emergono nuovi dettagli sulle indagini per l'omicidio di Serena Mollicone

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dall’ultima udienza sull’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza trovata morta nelle campagne di Arce nel 2001, sono emersi alcuni dettagli sulle intercettazioni degli imputati. Secondo l’accusa, l’ex comandante dei carabinieri di Arce Franco Mottola avrebbe depistato le indagini sull’omicidio di Serena Mollicone.

Omicidio Mollicone, tra depistaggi e false piste

Nell’udienza del 10 dicembre il maresciallo Polletta, che ha contribuito alla riapertura del caso nel 2016, ha ricostruito le prime fasi delle indagini risalenti a poche ore dopo la scomparsa della 19enne.

In particolare, secondo il militare, il maresciallo Mottola, facendo leva sulla sua posizione di comando, avrebbe indirizzato le ricerche su una serie di false piste.

Ma c’è di più: sarebbe emerso, nel corso dell’udienza, il sospetto che gli imputati fossero stati messi al corrente di essere oggetto delle indagini. Polletta ha infatti rievocato due episodi particolari, che saranno approfonditi nel controesame alla sua testimonianza.

Gli episodi riguardano il tentativo, poi rivelatosi un buco nell’acqua, di intercettare gli indagati. Gli investigatori provarono infatti ad installare delle cimici nelle auto degli imputati; ma quella nel veicolo di Vincenzo Quatrale fu scoperta quattro giorni dopo, e quella nell’auto di Mottola fu trovata ancor prima di essere piazzata.

“Per mettere una cimice nella sua auto utilizzammo l’escamotage di invitarlo in caserma a Teano. Ma improvvisamente Mottola uscì e colse sul fatto i colleghi e i tecnici che stavano montando la microspia”, ha raccontato Polletta nel corso dell’udienza, come riporta il Messaggero.

Nel corso di una precedente udienza, era emerso anche che alcuni organi prelevati nel corso dell’autopsia su Serena Mollicone, utili a ricostruire il delitto, erano scomparsi.

Chi sono gli imputati al processo

Gli imputati nel processo sono cinque, tre dei quali sono carabinieri: l’ex maresciallo Franco Mottola, che all’epoca del delitto era Comandante della stazione di Arce, suo figlio Marco e la moglie Annamaria; tutti e tre sono accusati di concorso in omicidio, come pure il maresciallo Vincenzo Quatrale.

Quatrale, inoltre, è accusato anche di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi, che si è suicidato nel 2008 dopo aver rilasciato una testimonianza chiave nell’ambito delle indagini. Il quinto indagato è l’appuntato Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento.

Serena Mollicone Fonte foto: ANSA
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