Ladri rubano condizionatori all'Università di Biomedicina a Palermo: "Oltre 10 anni di ricerche in fumo"
Ladri trafugano alcuni condizionatori dell'università di Biomedicina a Palermo: danno incalcolabile, persi anni e anni di ricerche
Ladri in azione a Palermo dove sono state rubate undici unità esterne dei condizionatori all’università. Il furto è stato messo a segno in corso Tukory, dove ha sede il dipartimento di Biomedicina, neuroscienze e diagnostica.
- Ladri trafugano i condizionatori dell'università di Biomedicina a Palermo
- Direttore Ferraro: "In fumo ricerche di oltre 10 anni"
- Guardiania non attiva durante il sabato e la domenica
Ladri trafugano i condizionatori dell’università di Biomedicina a Palermo
Il furto è stato compiuto nelle scorse ore, di notte. La sottrazione dei condizionatori ha provocato disagi alle attività mediche e didattiche.
C’è stato anche un altro tentativo di sottrazione. In via Divisi, nel dipartimento di Biologia e Genetica, i malviventi hanno provato a prendere altre due unità esterne che sono state smontate per poi essere abbandonate nei giardini.
La zona in cui è avvenuto il furto a Palermo
Già presentate le denunce. I carabinieri hanno iniziato a indagare ed hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza per tentare di risalire agli autori del furto.
Direttore Ferraro: “In fumo ricerche di oltre 10 anni”
“Per recuperare il ferro vecchio e qualche cavo di rame all’interno delle unità esterne dei condizionatori – ha spiegato Giuseppe Ferraro direttore del dipartimento di Biomedicina, neuroscienze e diagnostica avanzata – hanno mandato in fumo ricerche che andavano avanti da oltre 10 anni”.
I ladri, nel trafugare i condizionatori, hanno tagliato i fili. Così è venuta a mancare l’energia elettrica ai frigoriferi dove erano tenuti i campioni di anni e anni di ricerche. Un danno incalcolabile.
“Purtroppo è un duro colpo – ha proseguito Ferraro Ferraro -. Il furto è stato compiuto di notte in una strada molto trafficata anche perché alle spalle c’è la movida di Ballarò, che va avanti fino a notte fonda”.
Il direttore del dipartimento ha spiegato che, per mettere a segno il furto, come si è compreso dalle immagini emerse dall’impianto di videosorveglianza, i ladri hanno manomesso le telecamere, puntandole verso l’alto. Così hanno potuto agire indisturbati.
Già in precedenza nel dipartimento di patologia avevano erano sparite altre tre macchine.
Guardiania non attiva durante il sabato e la domenica
“Ma il danno è stato fatto lo stesso – ha concluso Ferraro -. Con quelle di questi giorni il colpo è stato notevole, non solo per il valore degli impianti ma perché è stata compromessa la ricerca. C’è una guardiania che è stata voluta dall’Università, ma non il sabato e la domenica. Proprio sabato e domenica attorno all’una di notte le telecamere sono state spostate verso l’alto”.