Inchiesta FdI, "Barone nero" e Fidanza indagati: le ipotesi di reato
Indagati due dei protagonisti dell'inchiesta sulla "lobby nera" che avrebbe finanziato la campagna elettorale di Fratelli d'Italia a Milano
La Procura di Milano ha aperto un’indagine sull’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e il “Barone nero” Roberto Jonghi Lavarini con l’ipotesi di reato di violazione della legge sul finanziamento dei partiti e riciclaggio. Le contestazioni arrivano in seguito alla video-inchiesta pubblicata dalla testata ‘Fanpage’, in merito alla lobby nera che avrebbe finanziato a Milano FdI.
Come riporta Repubblica, l’abitazione dell’attivista Lavarini, ed altri luoghi a lui riconducibili, sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza, che ha sequestrato anche del materiale informatico.
Visto il ruolo istituzionale non è stata invece perquisita la casa del capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
Dalla video-inchiesta che ha travolto il partito della presidente Giorgia Meloni nell’ultima settimana, sono emersi anche diversi episodi di razzismo e di apologia del fascismo. Alla luce di queste rivelazioni l’eurodeputato si era autosospeso.
“Ho appreso poco fa dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell’inchiesta di Fanpage. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda”, ha fatto sapere adesso Fidanza, come riportato da TGcom24.
Non risulta indagata invece un’altra protagonista dell’inchiesta, l’avvocato e candidata FdI Valentina Valcepina.
Fonte foto: ANSA