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Femminicidio Vicenza, la rabbia del fratello di Lidija: "Vasiljevic violento, mi diceva che l'avrebbe uccisa"

L'ex cognato sottolinea la pericolosità di Zlatan Vasiljevic che già in passato aveva minacciato la sorella

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il duplice femminicidio avvenuto a Vicenza nella giornata di mercoledì 8 giugno 2022 tiene banco tra i casi di cronaca nera. La furia omicida di Zlatan Vasiljevic, 42enne di origini bosniache, si è abbattuto sulla compagna e la ex moglie prima di concludersi col suicidio. A due giorni dalla strage a parlare è anche il fratello di Lidija Miljkovic, ex coniuge del killer.

La denuncia del fratello della vittima

Intervistato dal Corriere della Sera, Nemanja Miljkovic ha descritto l’ex cognato con parole dure, sottolineando come in passato il 42enne sia stato denunciato dalla famiglia: “Noi lo abbiamo detto mille volte che quello era un uomo violento, malato, psicopatico e che quelle minacce voleva portarle a termine”.

“Aveva detto a mia sorella che un giorno sarebbero usciti entrambi sul giornale. Denunce presentate da Lidija, da noi familiari, integrazioni di denunce, segnalazioni anche attraverso i nostri legali. Ma non abbiamo avuto ascolto, nessuno ci ha creduto ed è sempre così finché non ci scappa il morto” ha sottolineato il fratello della vittima.

Femminicidio Vicenza, la rabbia del fratello di Lidija: Fonte foto: ANSA
Lidija Miljkovic, una delle vittime del femminicidio

La minaccia di Vasiljevic

Nemanja Miljkovic, tra l’altro, ha sentito la violenza di Zlatan Vasiljevic sulla propria pelle. Il bosniaco, infatti, nel 2018 aveva preso a pugni l’ex cognato dopo che quest’ultimo si era messo in mezzo a una lite che il 42enne stava avendo con l’ex moglie.

In quella occasione, come riferito da Miljkovic, non mancarono le minacce: “Vi uccido tutti, vi taglio a pezzi, quando esco di galera vi ammazzo tutti”. Quattro anni dopo è riuscito nel suo intento togliendo la vita a Lidija.

La ricostruzione del duplice omicidio

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Zlatan Vasiljevic avrebbe prima ucciso la compagna Gabriela Serrano, 36enne venezuelana residente a Rubano, e poi, con ancora il cadavere della donna in auto, si sarebbe recato dalla ex per completare la sua furia omicida.

L’uomo aveva pianificato tutto. Attorno alle 9.30 di mercoledì 8 giugno è salito in auto con la sua nuova compagna uccidendola con un colpo alla nuca, poi dopo aver ucciso Lidija si è dato alla fuga. In auto c’erano anche due valigie di scarpe e vestiti, occorrente per scappare lontano, ma dopo aver capito di non poter fuggire si è fermato in una piazzola di sosta della tangenziale per farla finita.

Prima di spararsi, però, Vasiljevic ha lanciato due granate verso l’A4, l’autostrada che scorre lì accanto, e solo per fortuna i due piccoli ordigni di fabbricazione slava non hanno fatto vittime.

femminicidio Fonte foto: ANSA
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