Emanuela Orlandi e la stele al cimitero del Verano a Roma: "Zoff 15-1-91", cosa potrebbe significare
Un nuovo potenziale indizio sul caso Emanuela Orlandi è comparso su una stele del cimitero del Verano, a Roma: si tratta della scritta "Zoff 15-1-91". Cosa significa
Emerge un nuovo potenziale indizio sul caso Emanuela Orlandi. Dopo i tre oggetti-codice recentemente rinvenuti dietro la statua dell’Angelo del Dolore al cimitero del Verano di Roma, un altro tassello si aggiunge al mistero lungo oltre 40 anni. Poco distante dalla scultura è stata infatti rinvenuta una scritta, databile ad almeno un anno fa, impressa su una stele: “Zoff 15-1-91“. Ecco cosa potrebbe significare.
- Il caso Emanuela Orlandi e la scritta sulla stele al cimitero del Verano
- L'ipotesi sul portiere e sulla data
- Il collegamento con il furto della bara di Katy Skerl
- Gli elementi emersi dal sopralluogo
Il caso Emanuela Orlandi e la scritta sulla stele al cimitero del Verano
La scritta, in vernice verde ma scolorita a causa del tempo trascorso, è stata fatta su una stele nella stessa area del Pincetto, a distanza di pochi metri dalla statua dell’Angelo con la fascetta, opera ottocentesca dello scultore Giulio Monteverde.
La colonnetta in pietra denomina il Riquadro 19 assegnato alle famiglie Donati e Pace.
Fonte foto: ANSA
L’ipotesi sul portiere e sulla data
Il Corriere della Sera ha tentato di decodificare il misterioso messaggio con l’aiuto della studiosa di arte e simbologie funerarie che si sta occupando del dossier relativo alle “incursioni” nel Verano collegate in qualche modo al caso Orlandi.
Il riferimento al nome “Zoff“, storico portiere della Juventus e della Nazionale italiana, potrebbe indicare “un custode, colui che vigila su qualcosa, ad esempio una certa tomba che potrebbe essere stata violata e usata come nascondiglio segreto“, spiega l’esperta e docente universitaria.
Un’altra ipotesi è che qualcuno abbia voluto evocare la figura di un portiere, magari di un palazzo o di un ufficio.
Più evidente, invece, il riferimento contenuto nella data del 15 gennaio 1991. Quel giorno fu infatti approvato il decreto-legge 8/1991 dal governo italiano, poi convertito dal Parlamento, recante “nuove misure in materia di sequestri di persona a scopo di estorsione e per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia”.
Il collegamento con il furto della bara di Katy Skerl
La tonalità verde della vernice usata per la scritta è la stessa dei resti del barattolo recuperato lo scorso giugno dietro l’Angelo del dolore.
L’oggetto era stato rinvenuto insieme a una chiave d’auto e a una moneta da 500 lire. Era parso evidente un rimando al giallo Orlandi e al furto della bara di Katy Skerl (17enne uccisa nel gennaio 1984).
L’ipotesi sollevata dal Corriere è quindi che il misterioso individuo stia cercando di comunicare che nelle vicinanze siano stati occultati i resti di Skerl o della stessa Emanuela.
Gli elementi emersi dal sopralluogo
Al termine di un sopralluogo del cronista su indicazione della studiosa, sono emersi alcuni elementi dubbi. In primo luogo, sul lato destro del sepolcro della famiglia Donati-Pace una lastra apparirebbe staccata e fuori luogo. La foto della quarta defunta sulla lapide, inoltre, non c’è più.
Infine, un’osservazione piuttosto azzardata ma particolarmente evocativa: ponendo l’accento sulla prima “o” nella scritta “Donati-Pace”, si ottiene “Dònati pace“, che suona simile all’augurio di trovare finalmente delle risposte sulla vicenda. Solo suggestione? Forse. Nel frattempo, il mistero sulla scomparsa di Emanuela continua a non avere risposte.
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