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Emanuela Orlandi e la lettera anonima inviata al Tgr Lazio: accusati i gesuiti, reazione del fratello Pietro

Una lettera anonima sul caso Emanuela Orlandi è stata recapitata alla redazione del Tgr Lazio. Per l'autore, probabilmente un mitomane, il mistero della scomparsa ruoterebbe intorno all'ordine dei gesuiti

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“Il mistero di Emanuela Orlandi ruota intorno alla Compagnia di Gesù“: recita così l’inizio di una breve lettera anonima recapitata alla redazione del Tgr Lazio. La missiva è stata sequestrata dai Carabinieri e sono ora in corso le indagini: è tuttavia probabile che a inviare il documento sia stato solo un mitomane. “Io credo che che questo messaggio debba esser consegnato in primis all’inchiesta vaticana, visto che si parla di un ordine religioso”, ha commentato il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, riferendosi all’ordine dei gesuiti.

La lettera anonima su Emanuela Orlandi e i gesuiti recapitata al Tgr Lazio

Il messaggio, proveniente da Milano e scritto con pennarello nero su un foglio A4, è arrivato alla redazione del Tgr Lazio nella mattinata di martedì 23 aprile, come riportato da Repubblica.

Nella lettera viene fatto il nome di un prete e l’indicazione di rivolgersi a lui, con un indirizzo. La parrocchia, interrogata dai cronisti Rai, ha fatto sapere che la persona coinvolta sarebbe “un ragazzo di vent’anni, uno studente nostro. Una follia questa!“.

Il nome corrisponderebbe quindi a un individuo che all’epoca della scomparsa di Emanuela, avvenuta il 22 gennaio 1983, non era neppure nato.

“L’autore della missiva è un mitomane“, ha commentato il responsabile della parrocchia romana. Un’ipotesi peraltro ritenuta “probabile“, stando ai primi accertamenti dei Carabinieri.

La lettera è stata consegnata al Nucleo investigativo e sul reperto il Ris eseguirà analisi tecniche per isolare impronte digitali e tracce biologiche.

Le parole dell’avvocata della famiglia Orlandi

Interpellata sull’argomento, l’avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha mostrato le centinaia di segnalazioni a proposito della scomparsa della quindicenne cittadina vaticana. Segnalazioni che continuano ad arrivare quotidianamente, a distanza di 40 anni dagli avvenimenti.

La legale ha però voluto sottolineare un particolare sul documento ricevuto dal Tgr Lazio: “È la prima volta che viene fatto riferimento esplicito a un indirizzo nei confronti della Compagnia di Gesù. Per cui speriamo che gli inquirenti vadano a verificare”.

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Pietro Orlandi nel corso del presidio per la sorella Emanuela in piazza Cavour, a Roma

“Secondo noi – aggiunge l’avvocata Sgrò – Emanuela è stata oggetto di un ricatto, che può avere una matrice o legata alla pedofilia o di natura finanziaria“.

La reazione del fratello, Pietro Orlandi

Sono tante le piste percorse sul caso Orlandi, dalla Banda della Magliana al terrorismo internazionale, passando per lo Ior e la pedofilia. Ad oggi sono però tutte cadute nel vuoto.

Al momento sono tre le inchieste aperte: quella della procura di Roma, quella interna al Vaticano e quella della Commissione parlamentare, che presto ascolterà i familiari.

“Io credo che che questo messaggio debba esser consegnato a loro”, ha commentato il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi. “In primis all’inchiesta vaticana, visto che si parla in questo messaggio di un ordine religioso“.

emanuela-orlandi-lettera-anonima-tgr-lazio-gesuiti-fratello-pietro Fonte foto: ANSA
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