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È morto l'architetto Arata Isozaki, noto in Italia per il progetto sugli Uffizi e Torre Allianz a Milano

Addio ad Arata Isozaki, l'archistar che ha rivoluzionato il mondo dell'architettura grazie alla sua visione. A ispirarlo furono le bombe atomiche

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È morto Arata Isozaki, il celebre architetto noto per alcuni edifici che hanno cambiato lo skyline di alcune città italiane. Aveva 91 anni. L’opera dell’archistar giapponese, che aveva solide radici nello studio del Rinascimento italiano, era apprezzata in tutto il mondo.

Progettista, teorico e urbanista, fu in grado di fondere più correnti, con un approccio di interpretazione e valorizzazione del territorio e del contesto nel quale fare sorgere nuove strutture.

Fu sposato con Aiko Miyawaki, scultrice e autrice delle statue che si trovano all’ingresso del Palau Sant Jordi di Barcellona, che simboleggiano un giardino alberato.

Chi era l’archistar Arata Isozaki: gli studi e la passione per l’architettura

Nato a Oita il 23 luglio 1931, Arata Isozaki si è spento a Tokyo il 29 dicembre 2022. Appena 14enne, all’indomani dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, decise di intraprendere la carriera di architetto per ricostruire case e città.

Fu “il vuoto dell’architettura“, lo sconvolgente effetto dell’atomica, a ispirarlo. Si laureò a Tokyo nel 1954, sotto la guida di Kenzō Tange, e successivamente iniziò a lavorare nello studio del suo mentore. Nel 1963 fondò l’Arata Isozaki Atelier, oggi divenuto l’Arata Isozaki & Associates.

È morto l'architetto Arata Isozaki, noto in Italia per il nuovo ingresso degli Uffizi e il Dritto di Milano
Una foto d’archivio di Arata Isozaki.

Le opere di Arata Isozaki in Italia: quali sono quelle più celebri

Molti i suoi progetti in Italia. Come quello per la nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che sarà realizzato con il rinnovamento del museo.

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, è stato tra i primi a ricordare l’architetto giapponese e il suo “linguaggio astratto e limpido”.

Portano la firma di Arata Isozaki anche  la Stazione Centrale di Bologna e il Palasport Olimpico di Torino, che durante le Olimpiadi del 2006 ha ospitato le gare di hockey su ghiaccio.

Il grattacielo di Arata Isozaki in Italia: è suo il Dritto di Citylife a Milano

Suo inoltre uno dei tre edifici che caratterizzano il nuovo skyline di Milano e il quartiere Citylife: il Dritto, noto anche come Torre Allianz, progettato insieme all’italiano Andrea Maffei.

Gli altri sono lo Storto della collega angloirachena Zara Hadid e il Curvo dell’americano Daniel Libeskind. Le tre torri hanno rivoluzionato l’aspetto del capoluogo lombardo, con la riqualificazione dell’area della storica Fiera Campionaria.

Le altre opere costruite in tutto il mondo e i premi vinti da Arata Isozaki

Le sue opere sono più di un centinaio in tutto il mondo. Tra queste sono degne di nota il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, il Museo Nazionale della Civiltà Egizia del Cairo, il Qatar National Convention Center di Doha.

Tanti i premi vinti da Arata Isozaki durante la lunga carriera. Tra questi la medaglia d’oro del Royal Institute of British Architects nel 1985, il Leone d’Oro a Venezia nel 1996, il Pritzker Architecture nel 2019.

arata Fonte foto: ANSA
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