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Covid, perché bambini e giovani rischiano meno: parla Locatelli

Franco Locatelli ha parlato dell'andamento dell'epidemia e di cosa dovrebbero fare i giovani per proteggersi dal contagio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ha commentato l’andamento dell’epidemia in Italia concentrandosi in particolare sui giovani, in seguito all’abbassamento dell’età media dei nuovi contagiati. In un’intervista del Corriere della Sera, Locatelli ha spiegato perché i bambini e i ragazzi sono meno a rischio.

Coronavirus, perché bambini e giovani rischiano meno

“Sono tre i fattori protettivi dei giovani – ha precisato Locatelli – sono dotati di immunità naturale più efficiente, hanno la capacità di sviluppare velocemente anticorpi contro organismi nuovi e in più nel loro sistema respiratorio sono espresse in minore misura rispetto agli adulti le molecole ACE 2, vale a dire i recettori che permettono al virus di attaccare le cellule”.

L’esperto ha evidenziato che la maggior parte dei ragazzi che contraggono il virus sono asintomatici o con sintomi lievi, tuttavia possono comunque essere veicoli di contagio per le categorie più a rischio.

Locatelli ha poi fatto alcune raccomandazioni: “Divertitevi da responsabili. Non scambiate bicchieri, no assembramenti, indossate le mascherine dove serve, quando attorno c’è troppa gente ammassata. Fatelo per voi stessi, per gli altri e in memoria di 35.000 morti. Aiutateci a impedire al virus di ripartire”.

Indice Rt sopra 1 in sei regioni, il parere di Locatelli

In merito all’ultimo report dell’Iss e del Ministero della Salute, per il quale l’Italia è ancora a basso rischio anche se l‘indice Rt è sopra il livello di guardia in sei regioni, Locatelli ha sottolineato che “la situazione non è critica ed è sotto controllo”.

“Non smetteremo mai di ricordare in modo ossessivo – ha però chiosato il medico – che i comportamenti virtuosi individuali sono fondamentali. Panico e terrore non hanno senso in questa fase anche se dobbiamo ascoltare i campanelli di allarme“.

Quanto all’efficienza del sistema di individuazione dei nuovi focolai, per Locatelli “sta dando segnali di assoluta affidabilità. Non si può escludere che alcuni contatti sfuggano alla rete di sorveglianza, però non ci sono aree di criticità organizzativa. Anche l’aumento dell’Rt non era inatteso, si sapeva che i valori si sarebbero incrementati. Ed era prevedibile che la curva non sarebbe scesa subito. È importante che si sia stabilizzata considerando la ripresa di tante attività”.

E sulla scuola, Locatelli ha garantito: “La scuola non è una delle priorità, è la priorità con la P maiuscola. Si farà il massimo sforzo per riaprirla“.

Coronavirus, cambia l'identikit: chi sono i nuovi contagiati Fonte foto: ANSA
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