Chi è il 21enne che a Mondovì ha ucciso il padre e un amico: si cerca ancora Sacha Chang, in fuga nei boschi
Le forze dell'ordine ritengono che il ragazzo sia pericoloso e hanno invitato i residenti delle zone vicine a essere prudenti in caso di un incontro
Ancora in fuga Sacha Chang, il giovane 21enne che ha ucciso il padre e un amico di famiglia a Mondovì, in provincia di Cuneo. Il ragazzo ha accoltellato i due uomini nel pomeriggio del 16 agosto ed è poi fuggito nei boschi. Le forze dell’ordine lo ritengono pericoloso.
Chi è Sacha Chang
Il 21enne responsabile del duplice omicidio è di origine cino-olandese e si trovava in Italia insieme al padre per una vacanza.
Il giovane e il padre erano ospiti a Montaldo, nei pressi di Mondovì, in casa di un amico di famiglia, Lambertus Ter Horst.
Si chiama Sacha Chang il giovane in fuga a Mondovì dopo aver ucciso il padre e un amico https://t.co/B2FpENfqZS pic.twitter.com/IUzHy1ZuLL
— gabriele farina (@solops) August 17, 2023
Un post su Twitter sull’identità dell’autore degli omicidi
Al momento dell’allontanamento nei boschi dopo gli omicidi, il ragazzo indossava una t-shirt bianca.
Il 21enne è ritenuto “pericoloso” dalle forze dell’ordine, tanto che queste avrebbero invitato i residenti di Montaldo e dei comuni vicini ad avere prudenza nel caso in cui dovessero incontrarlo.
La vicenda
Sembra che all’origine dell’aggressione ci sia stato un litigio, scoppiato nel pomeriggio del 16 agosto, per motivi ancora incerti.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Cuneo, il giovane si trovava in casa insieme al padre e al proprietario di casa, quando ha afferrato un coltello da cucina.
Prima ha colpito mortalmente il padre, poi anche il proprietario dell’abitazione, che aveva cercato di intervenire.
Il padre del ragazzo è morto sul colpo, mentre Ter Horst è riuscito a dare l’allarme e chiamare i soccorsi. Trasportato in ospedale, è morto, però, poco dopo.
Le indagini in corso
L’esatta dinamica della vicenda è difficile da stabilire dato che, a quanto risulta, al momento degli omicidi nessun altro testimone era presente in casa.
I carabinieri hanno comunque sentito delle persone che potrebbero aiutare nella ricostruzione dell’accaduto, mentre continuano le ricerche del ragazzo in fuga.
Per individuarlo, accanto alle ricerche via terra, si è ricorso anche a un pattugliamento aereo dell’area dei boschi intorno al borgo della Val Corsaglia, che è stato esteso anche nel territorio dei paesi vicini a Montaldo.