Calabria, ipotesi Miozzo: Conte fa saltare tutto. Le condizioni
Salta la nomina di Agostino Miozzo come commissario Sanità in Calabria: le tre condizioni che Conte non ha accettato
L’ipotesi di Agostino Miozzo come commissario alla Sanità è saltata. L’attuale coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, come riporta Ansa, avrebbe posto al premier Giuseppe Conte tre condizioni che non sono state accettate e sarebbe stato proprio questo a far saltare tutto.
Agostino Miozzo commissario in Calabria: le tre condizioni respinte
La prima condizione chiesta da Miozzo al premier Giuseppe Conte sarebbe stata quella di poter essere investito dell’incarico avendo poteri in deroga. Questa condizione è stata ritenuta non ricevibile dal presidente del Consiglio.
Miozzo, che è in pensione, aveva inoltre chiesto il ritorno in servizio ma palazzo Chigi ha fatto sapere di non poter soddisfare questa seconda richiesta.
La terza e ultima condizione posta da Miozzo, come riporta il Corriere della Sera, riguardava la squadra che avrebbe dovuto affiancarlo.
Miozzo aveva chiesto “almeno 25 persone”, considerando che la Calabria non ha un piano anti Covid come aveva ammesso il commissario Saverio Cotticelli.
In particolare, però, a far saltare tutto sarebbe stato il nodo del rientro in servizio. Per questo motivo, in particolare, dopo 20 giorni la Calabria è ancora senza commissario.
Calabria, chi sarà il prossimo commissario: la nuova ipotesi
Si riapre così la partita del commissario alla Sanità in Calabria, dopo il no alla nomina di Agostino Miozzo. Sul tavolo resterebbe ancora il nome di Narciso Mostarda. Il dossier è in mano al premier Conte.
Direttore dell’Asl Roma 6, Mostarda non sarebbe mai davvero uscito di scena anche perché potrebbe incontrare il gradimento delle istituzioni locali calabre. Il problema è nel M5s, dove aveva sollevato alcune perplessità.