Willy, sangue sui vestiti dei Bianchi e degli altri arrestati
Tracce di sangue sui vestiti dei quattro arrestati per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte: non si sa ancora se appartengano alla vittima
Le analisi dei carabinieri del Ris hanno riscontrato tracce di sangue sugli abiti indossati la notte del pestaggio dai fratelli Bianchi e dagli altri arrestati, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Lo scrive Repubblica, riportando le prime indiscrezioni sugli esami compiuti nei laboratori dell’Arma. Tracce che aggravano la posizione di tutti e quattro i ragazzi indagati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso lo scorso 6 settembre a Colleferro.
Omicidio Willy, le versioni degli arrestati negli interrogatori
Nel corso degli interrogatori davanti al gip, i fratelli Bianchi e Mario Pincarelli hanno negato di aver colpito Willy, sostenendo di aver cercato di fare da pacieri e di aver avuto un contatto minimo con il giovane che (stando all’autopsia) sarebbe morto in conseguenza di violenti traumi assestati in punti vitali.
Francesco Belleggia, l’unico dei quattro ad aver fornito una ricostruzione diversa e in linea con quella di altri testimoni, ha invece raccontato di aver visto Willy essere colpito dai due Bianchi, assicurando però di non aver preso parte all’aggressione.
Omicidio Willy, tracce di sangue sui vestiti degli arrestati
Sui vestiti di tutti e quattro gli arrestati, però, sono state trovate tracce di sangue che smentirebbero, almeno in parte, la ricostruzione di Belleggia. Ulteriori accertamenti appureranno se si tratta del sangue di Willy. Dagli stessi esami sono state isolate, inoltre, altre tracce biologiche su cui verrà cercato il dna.
Si resta in attesa degli esami sugli abiti di Willy. Nel frattempo, gli investigatori hanno quasi finito di raccogliere tutte le testimonianze: una volta depositate le consulenze, compresa quella sui telefonini degli arrestati, potranno tirare le somme. Si profila una richiesta di processo con rito immediato, gli arrestati appaiono già pronti a una battaglia davanti alla Corte d’Assise.