Tre morti nell'auto caduta nel dirupo vicino Ventimiglia: due erano militari, tragico volo di 20-30 metri
Un mezzo dell'Esercito va fuori strada e precipita in un dirupo nella zona di Ventimiglia: tre morti e un ferito
Tragico incidente a Ventimiglia. Un mezzo dell’Esercito italiano è finito fuori strada ed è precipitato in un dirupo, compiendo un volo tra i venti e i trenta metri. Delle quattro persone a bordo tre sono morte sul colpo, il quarto è rimasto ferito e ricoverato in gravi condizioni in ospedale.
Mezzo dell’Esercito precipita in un dirupo a Ventimiglia
L’incidente si è verificato attorno alle 10 di questa mattina, giovedì 15 giugno, nell’entroterra di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Per cause da accertare , un mezzo militare dell’Esercito, un Jeep Defender, è finito fuori strada nella frazione di Villatella, nei pressi del monte Grammondo.
Secondo quanto riporta Ansa, il veicolo è caduto in un dirupo, finendo dopo un volo tra i venti e i trenta metri in un punto in cui la vegetazione è molto fitta, creando difficoltà ai soccorritori. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118, il soccorso alpino, la polizia e i carabinieri.
L’incidente nelle alture nell’entroterra di Ventimiglia
Le vittime
Per tre delle quattro persone che si trovavano a bordo del Defender non c’è stato nulla da fare. Due erano dipendenti civili del ministero della Difesa, in servizio all’Istituto Geografico Militare di Torino: Leonardo Sensitivi, 54 anni, assistente tecnico di Carmignano (Prato) e Tiberio Ghelardini, 58 anni, assistente amministrativo di Signa (Firenze).
La terza vittima è un militare: Michele Pellegrino, 37 anni di Vernante (Cuneo), appuntato finanziere del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cuneo. I primi due sono morti sul colpo, Pellegrino è deceduto poco il trasporto elicottero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure a Savona.
Ferito ma non in pericolo di vita il quarto uomo a bordo dell’auto, anche lui dipendente civile della Difesa: Simone Bartolini, 61 anni di Scandicci, funzionario cartografico e responsabile dell’ufficio che si occupa delle missioni di confine.
Ricoverato in ospedale, Bartolini si è salvato per miracolo, in quanto è stato sbalzato (o forse è riuscito a lanciarsi) fuori dall’auto.
La dinamica
Secondo quanto ricostruito, il personale a bordo della Jeep stavano facendo dei rilievi per realizzare una mappa cartografica dell’area di confine italo-francese. Il mezzo stava percorrendo un tratto di strada asfaltato, in una zona impervia, quando l’uomo alla guida (Ghilardini), avrebbe perso il controllo del fuoristrada.
Il Defender è uscito di strada ed è finito nel dirupo. Stando al racconto dell’unico superstite, la vettura sarebbe ruzzolata per tre volte durante la caduta.