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Auditel

Tutto quello che c’è da sapere sull’Auditel, il sistema di rilevazione dei telespettatori più seguito nella tv italiana e fondamentale per il mercato della pubblicità

di Antonio Cardarelli

Auditel è una società nata nel 1984 a Milano con l'obiettivo di raccogliere e pubblicare i dati sull'ascolto televisivo. Tali dati sono fondamentali nelle scelte relative ai palinsesti televisivi dei vari canali e per le decisioni prese dagli inserzionisti pubblicitari. Infatti, Auditel è il metodo più efficace per individuare le fasce orarie e i programmi più seguiti dal pubblico televisivo in Italia. I primi rilevamenti di Auditel sono cominciati il 7 dicembre 1986.

Chi sono i proprietari di Auditel
Auditel è una società a responsabilità limitata partecipata dai più importanti editori televisivi e da altri rappresentanti del mondo dei media e della pubblicità. La partecipazione condivisa è garanzia di imparzialità nelle rilevazioni. Al momento le quote sono così ripartite: RAI (Radio Televisione Italiana) 33%; RTI (Reti Televisive Italiane) 20,22%; UPA (Utenti Pubblicità Associati) 20%; Assap Servizi 11,5%; Mediaset 6,45%; La7 3,33%; Confindustria Radio Televisioni 3%; UNA (Aziende della Comunicazione Unite) 1,5%. FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) 1%. Al fine di garantire la massima rappresentatività, nel Consiglio di amministrazione di Auditel siedono, oltreché i rappresentanti dei soci, anche i delegati di Sky e Discovery in qualità di soggetti rilevanti del mercato.

Quanti canali televisivi sono rilevati da Auditel
Le emittenti televisive "coperte" da Auditel sono 380, cioè l'interezza dei canali del digitale terrestre (250) più quelli del digitale satellitare. Come si legge sul sito ufficiale dell'Auditel, oggi viene misurato anche l'ascolto live e on-demand su tutte le piattaforme e i devices. Una novità introdotta con l'evoluzione della fruizione televisiva degli ultimi anni. La missione di Auditel, quindi, è la rilevazione e la diffusione dei dati che fotografano, 24 ore su 24, minuto per minuto, l’intera offerta televisiva nella sua articolazione digitale, satellitare, live e on-demand, su tutte le piattaforme e tutti i device. Un compito delicato perché "muove" milioni di euro in investimenti pubblicitari, e che Auditel si impegna a svolgere in piena trasparenza. Non a caso l'intero processo di rilevazione Auditel è tracciabile e i suoi algoritmi e i protocolli di elaborazione sono accessibili e “depositati in garanzia”. In qualunque momento i dati possono essere riprodotti in maniera certificata da un revisore esterno.

Come funziona il rilevamento Auditel: SuperPanel, meter ed elaborazione dati
Ma come funziona, effettivamente, il rilevamento Auditel? Si tratta in sostanza di un rilevamento che riguarda un numero di famiglie italiane che, per composizione, retribuzione e altre caratteristiche sono un campione rappresentativo dell'intera popolazione italiana. Quindi è bene chiarire un punto: non tutti gli apparecchi televisivi sono collegati al sistema Auditel. In tutta Italia sono 16.100 le famiglie monitorate da Auditel, per un totale di 41mila individui. Queste famiglie, definite SuperPanel, sono dotate di una apparecchiatura elettronica (il meter) che permette di monitorare, 24 ore su 24, i loro consumi televisivi fruiti su televisore tradizionale, Smart TV, Tablet, PC, Game Console. Inizialmente le famiglie che componevano il SuperPanel erano solo 5.200, per un totale di 14.000 individui. Successivamente i dati del monitoraggio vengono raccolti, ponderati e prodotti da Auditel attraverso una complessa architettura tecnologica per essere resi pubblici ogni giorno poco prima delle 10 di mattina.
Dopo averli elaborati, una serie di software house attive sul mercato fornisce ai clienti (broadcaster, investitori pubblicitari, centri media etc.) analisi sofisticate dell’ascolto TV. Auditel, infatti, produce una massa di informazioni molto dettagliate sui telespettatori (quali sesso, età, collocazione geografica, classe socio-economica, livello di scolarità) e sulla performance dei programmi (dalla share ai minuti visti, dai picchi alle cadute) che sono preziose sia per chi si occupa di contenuti sia per chi si occupa di pubblicità. Per accedere ai dati Auditel serve un abbonamento, ma solitamente le principali testate nazionali (o quelle che seguono il mondo della televisione) riportano i dati principali dei rilevamenti nella tarda mattinata.

Il sistema campionario e quello censuario per la fruizione on demand
Come specificato poco fa, nel corso degli anni Auditel ha seguito l'evoluzione del mondo televisivo iniziando a rilevare anche gli ascolti on demand. Lo fa dal maggio 2011 utilizzando due criteri guida: Viewing On Same Day As Live (VOSDAL), ovvero quando il giorno di messa in onda live e quello di visione in differita, coincidono; Time Shifted Viewing (TSV), ovvero quando il giorno di messa in onda live è antecedente al momento di visione in differita fino ad un tot di giorni prima. In Italia il numero dei giorni in cui l’ascolto in differita può essere riassegnato ha due differenti limiti: Time Shifted Viewing (TSV) +4 giorni; Time Shifted Viewing (TSV) +7 giorni. Anche in questo caso si tratta di dati molto importanti per gli inserzionisti pubblicitari, che in questo modo possono calibrare meglio gli investimenti anche sulle piattaforme on demand. Dal 16 dicembre 2018 Auditel ha affiancato al sistema di raccolta campionario (tramite i dispositivi installati nelle tv casalinghe) anche un sistema censuario, che rileva la fruizione dei contenuti fuori casa su Smart TV, Tablet, PC, Smartphone e Game Console. Ciò avviene tramite la tecnologia SDK+Focal Meter. Attualmente i dati rilevati con il sistema campionario e censuario non vengono sommati, ma viaggiano in modalità parallela.

Auditel, cosa significa share
Le 16mila famiglie che fanno parte del SuperPanel non hanno diritto ad alcuna retribuzione, ma ricevono un buono annuale di qualche decina di euro da spendere in diversi negozi. Il dato più importante fornito da Auditel nei resoconti mattutini è forse quello dello share. Lo share indica il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di un canale TV in una fascia oraria e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma televisivo in quello stesso momento. In pratica se una trasmissione ha uno share del 50% significa che, nel momento della rilevazione, uno spettatore su due tra quelli del campione Auditel era sintonizzato su quella trasmissione. Finora la trasmissione più vista nella storia della televisione italiana è stata la semifinale dei campionati mondiali di calcio del 1990 tra Italia e Argentina, con 27.537.000 spettatori e uno share dell'87,5%.

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