,,

Spento l'incendio nella discarica di Trento, ma scatta l'allarme diossina nei vegetali

Allarme diossina a Trento dopo l'incendio che ha arso oltre 560 tonnellate di materiali ingombranti nel piazzale della discarica Ischia Podetti

Pubblicato il:

L’incendio che ha interessato l’area della discarica di Ischia Podetti a Trento nel tardo pomeriggio di ieri mercoledì 10 agosto, è stato estinto nella notte grazie a uno squadrone di Vigili del Fuoco del Corpo permanente di Trento e di volontari arrivati da tutta la zona.

I pompieri sono infatti partiti da Cognola, Gardolo, Fornace, Lavis, Meano, Ravina, Romagnano, Vigolo Baselga, Sardagna e Sopramonte.

Indagini in corso per ricostruire la dinamica dell’incendio nella discarica

La cause del rogo sono ancora in fase di accertamento, e nuove indagini saranno condotte anche dall’Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia autonoma di Trento.

La Protezione civile ha raccomandato alla popolazione di tenere le finestre delle abitazioni chiuse, soprattutto nelle zone a Nord della discarica e ai residenti della Bassa Atesina.

L’area è costantemente illuminata con le fotoelettriche per monitorare l’eventuale insorgenza di nuovi focolai. Rimane interdetto, a causa del denso fumo che ancora copre la zona, l’accesso alla pista ciclabile. La Terna ha riattivato la linea elettrice in prossimità della discarica.

Il fuoco ha bruciato 560 tonnellate di materiale nella discarica di Trento

Le fiamme hanno interessato ben 560 tonnellate di materiale ingombrante che si trovava nella parte centrale del deposito. Sono state estinte utilizzando l’acqua del vicino fiume Adige.

Il materiale ammassato nel piazzale della discarica di Trento è stato spostato con l’impiego di ben tre pale meccaniche, per evitare che il rogo potesse divampare ulteriormente.

Allarme diossina dopo il rogo a Trento: i consigli alla popolazione

Franco Ianeselli, sindaco di Trento, ha chiesto ai cittadini di chiudere le finestre e di evitare gli spostamenti, utilizzando le mascherine Ffp2 in via precauzionale all’aperto.


Come spesso accade in questi casi, in via precauzionale, è consigliato alla popolazione di evitare il consumo di frutta e verdura raccolte in orti e giardini che si trovano nella zona.

Il rischio, come ha spiegato Andrea Brugnara, sindaco di Lavis, è quello che sugli ortaggi possa depositarsi la diossina, una sostanza particolarmente pericolosa per l’uomo di cui vi abbiamo parlato qui.

Si è tornato a parlare di questo problema, che ha caratterizzato alcuni degli eventi più neri della nostra Storia recente, come il disastro di Seveso, con l’incendio della discarica di Malagrotta a Roma.

pompieri Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,