Sparò contro la casa della fidanzata della figlia 13enne a Bari: arrestato 39enne con precedenti per mafia
Un uomo è stato arrestato a Bari per aver sparato contro la casa della ex fidanzata della figlia 13enne, per vendicare un tradimento
Spari per vendetta. Un 39enne di Bari è stato arrestato per aver sparato contro la casa della ex fidanzata della figlia 13enne: accusato di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.
- Arrestato il 39enne e un complice
- La vicenda: spari contro la casa della ex della figlia
- Le accuse e i trascorsi per mafia
Arrestato il 39enne e un complice
Un uomo di 39 anni è stato arrestato a Noicattaro, in provincia di Bari per aver sparato contro la casa in cui viveva una ragazzina 13enne, ex fidanzata della figlia, con l’aiuto di un complice 30enne anche lui individuato.
I fatti risalirebbero al 2022 e il movente sarebbe legato sia alla fine della relazione amorosa tra le due, sia alla scoperta che la figlia avesse avuto una storia con un’altra ragazza.
Noicattaro, comune vicino Bari dove è accaduto il fatto
Sarebbe stata presente sul posto anche la stessa figlia dell’arrestato. La giudice per le indagini preliminari ha disposto per i due ritenuti responsabili la custodia cautelare in carcere, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.
La vicenda: spari contro la casa della ex della figlia
La storia risale al 2022. Il 39enne, viene a sapere che sua figlia avrebbe una relazione con un’altra ragazza, con la quale avrebbe litigato per un supposto tradimento.
Adirato sia per la relazione omosessuale della figlia che per il tradimento, l’uomo si reca con un complice sotto casa della giovane e bussa alla porta. In casa ci sono la ragazzina, sua madre, il fratellino e la sorellina e la compagna della madre.
Dalla finestra si affaccia proprio la compagna della madre della ragazzina, che vede l’uomo armato e riesce a ripararsi. In quel momento l’uomo comincia a sparare. I proiettili sfondano la finestra ed entrano in casa, senza però ferire nessuno.
Le accuse e i trascorsi per mafia
La procura di Bari ha ricostruito la vicenda e ha ipotizzato per l’uomo il reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dal metodo mafioso, oltre che di porto abusivo di armi.
“Egli manifesta prima la sua ira, richiamando l’attenzione delle donne che in quel momento erano in casa e dopo, avendo notato la presenza di una di esse che si affaccia, gli esplode contro almeno due colpi di arma da fuoco. E’ chiaro che spara per ammazzarla e non è certo per sua volontà che tale evento non si concretizza” si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.
L’uomo non era un volto nuovo per la giustizia italiana. Nel 2014 era stato già arrestato una volta e aveva scontato un periodo in carcere per associazione mafiosa.