Bambino di 10 anni accoltella 13enne a Giugliano vicino Napoli: la versione del baby aggressore
La versione del bambino di 10 anni che ha accoltellato un 13enne a Giugliano, nel Napoletano, per un pallone: secondo il minore è stato "un incidente"
Ha estratto il coltellino per impossessarsi di un pallone, ma avrebbe colpito l’altro bambino soltanto per errore. È questa la versione dei fatti fornita ai carabinieri dal bimbo di 10 anni che ha provocato una ferita da taglio alla gamba di un 13enne a Giugliano, in provincia di Napoli. Accompagnato in caserma dai genitori e dal legale rappresentante, il minorenne ha dichiarato che l’aggressione sarebbe stata frutto di “un incidente”.
L’aggressione a Giugliano
L’episodio è avvenuto nella serata di domenica 17 novembre, nel centro del comune in provincia di Napoli. Secondo il racconto fatto dalla vittima dell’aggressione, il 13enne è stato accoltellato dall’altro bambino mentre stava giocando a calcio con alcuni amici.
Il ragazzino di 10 anni si sarebbe avvicinato al gruppetto con l’intenzione di impossessarsi della palla e di fronte al rifiuto dell’altro minore ha estratto il coltello e lo ha colpito alla gamba.
Il comune di Giugliano in Campania, dove è avvenuto l’accoltellamento di un bambino di 10 anni contro un 13enne per un pallone
L’intervento dei carabinieri
Il 13enne sarebbe scappato per poi ricevere un primo soccorso dai genitori degli altri ragazzini presenti ed essere accompagnato in ospedale con i familiari per ricevere le cure alla lieve ferita sulla coscia sinistra.
In pronto soccorso è stato richiesto l’intervento dei carabinieri, che si sono poi diretti al campetto per identificare il responsabile dell’aggressione.
La versione del bambino di 10 anni
Insieme ai genitori e all’avvocato Domenico Scarpone, il bambino di 10 anni si è presentato in caserma per fornire la propria versione dei fatti.
Ai carabinieri e al pm della procura dei minori ha confermato buona parte dell’episodio raccontando però che il ferimento sarebbe stato un incidente.
Il minorenne ha dichiarato di aver strappato il pallone dalle mani di uno dei bambini e, di fronte alle minacce del 13enne, di essersi rifiutato di restituirlo, puntando contro di lui un coltellino trovato “per strada”.
Il ragazzino ha però affermato di aver colpito l’altro bambino inavvertitamente nella zuffa dopo aver ricevuto una spinta alle spalle, per poi fuggire buttando via la lama. Una versione che è adesso al vaglio della procura per i Minorenni di Napoli, anche se, data l’età, il bambino non sarebbe imputabile.