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Prof pedinata dallo studente a Varese prima dell'aggressione a scuola: forse una vendetta per la bocciatura

Spunta l’ombra di una vendetta per la bocciatura tra le motivazioni che avrebbero spinto lo studente di Varese ad accoltellare la sua prof a scuola

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Per gli investigatori i dubbi sono pochi: la prof aggredita e accoltellata a scuola, all’ingresso dell’istituto professionale Enaip di Varese, era stata pedinata. L’azione dello studente è stata quindi premeditata, e nelle indagini, che si concentrano ora sui moventi, spunta l’ipotesi di una scommessa o di una sfida vista su internet. Ma si fa strada la pista di una vendetta per la bocciatura.

Un’aggressione premeditata

Non restano ormai molti dubbi sulla natura dell’aggressione da parte di uno studente 17enne nei confronti della professoressa Sara Campiglio, avvenuta nella mattinata di lunedì 5 febbraio nei pressi dell’ingresso dell’istituto professionale Enaip di Varese.

L’azione dello studente, poi arrestato per tentato omicidio, sarebbe stata premeditata. A prova di ciò, le indagini hanno evidenziato come il 17enne abbia atteso il passaggio della docente 57enne e l’abbia poi pedinata prima di aggredirla.

Prof pedinata dallo studente a Varese prima dell'aggressione a scuola: ipotesi scommessa, social al setaccioFonte foto: Tuttocittà.it
La zona di Varese nella quale si trova la scuola dove una professoressa è stata aggredita da uno studente

È anche vero pero, come risulta dalla ricostruzione degli agenti della Questura retta da Michele Morelli, che il giovane non ha continuato l’aggressione e che la sua fuga è stata breve e poco convinta. Elementi che spingono gli investigatori a valutare diverse opzioni.

L’ipotesi della scommessa, poi scartata

I fendenti che il giovane studente ha inferto alla sua docente sono stati tre, a conferma della volontà di far male, che non conferma però l’intenzione di uccidere. Il ragazzo si è difatti fermato da solo prima della quarta coltellata.

Lo studente ha poi abbozzato un breve tentativo di fuga, terminato direttamente nel cortile della scuola con l’intervento delle volanti della Polizia.

Gli agenti ora, oltre alle indagini per capire a chi appartenesse il coltello usato, hanno analizzato dei profili social e le chat del giovane.

Una delle ipotesi al vaglio è difatti quella di una “complicità”, forse di altri studenti i quali, approfittando della debolezza del 17enne (ragazzo che risulterebbe soffrire di depressione e disturbi bipolari), lo hanno spinto verso quella che potrebbe essere una scommessa o una sorta di sfida che circola su internet. Ricostruzione poi messa da parte.

La pista della bocciatura

Il 17enne, secondo quanto riferito dall‘Ansa, avrebbe incolpato la prof della bocciatura.

Risulterebbe dalle indagini degli investigatori della Squadra Mobile di Varese.

Per la Procura dei minori l’aggressione sarebbe maturata in modo solitario, senza che lo studente avesse accennato a qualcuno delle sue intenzioni.

I suoi social e il cellulare sono analizzati ma, al momento, nessuna traccia di confidenza o messaggi rivelatori dei suoi propositi. Il movente, dunque, è da ricercarsi nella bocciatura al terzo anno.

L’aggressione della prof a Varese

La professoressa aggredita con tre coltellate davanti scuola è stata poi ricoverata, non in gravi condizioni, all’ospedale di Circolo di Varese. Una volta medicata e giunta nella sua camera d’ospedale, ha subito domandato come stesse il 17enne che l’ha accoltellata.

Il legale dello studente, l’avvocata Elisa Scarpino, ha fatto sapere che il suo assistito è “provato”, così come la sua famiglia. Proprio considerando le condizioni di disagio del ragazzo, il prefetto Rosario Pasquariello avvierà nei prossimi giorni monitoraggi sul tema del disagio giovanile.

Bisognerà infatti capire non solo se qualcuno ha approfittato della condizione del 17enne per spingerlo ad aggredire la professoressa, ma anche quali sono le reali condizioni sociali nelle quali versano i ragazzi che frequentano l’istituto, considerato già “estremamente complesso”.

Contestata la premeditazione

Come riportato da ANSA, al 17enne arrestato per tentato omicidio è stata la premeditazione. Considerazione derivante anche dal fatto che il giovane si sia portato il coltello da casa. Sono poi state contestate le aggravanti dei futili motivi e dell’aver agito contro un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.

La richiesta di convalida dell’arresto è stata presentata oggi al gip dalla Procura dei Minori, diretta dalla facente funzione Luisa Russo. Ancora non è stata fissata una data per la prima udienza.

Intanto sembrano davvero pochi i dubbi dei familiari della docente ferita, Sara Campiglio: “Voleva uccidere, non c’è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perché potrebbe rifarlo“.

varese-scuola Fonte foto: ANSA
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