Spara e uccide lo zio a Veroli (Frosinone) dopo la lite fuori da casa: ferito il cugino, noto avvocato

Una guardia giurata ha sparato allo zio, uccidendolo, dopo una lite per un parcheggio a Castelmassimo di Veroli, in provincia di Frosinone. L’uomo, una guardia giurata 40enne, si sarebbe scagliato contro i due dopo il ritorno dal turno di notte, poco prima delle 7 della mattina di oggi, domenica 9 giugno, nel momento in cui avrebbe visto il passaggio per entrare ostruito dalle loro. La vittima è un uomo di 75 anni, mentre il figlio di 47, noto avvocato, è rimasto gravemente ferito.

• Guardia giurata spara e uccide lo zio di 75 anni a Veroli vicino Frosinone
• Morto Silvio Scaccia e grave il figlio 47enne Mariano
• Propositi suicidi dopo l'aggressione

Guardia giurata spara e uccide lo zio di 75 anni a Veroli vicino Frosinone

Una guardia giurata ha sparato allo zio di 75 anni, uccidendolo, nella mattina di oggi, domenica 9 giugno, dopo una lite per un parcheggio a Castelmassimo di Veroli, vicino Frosinone.

L’autore del gesto, Alessandro Dell’Uomo, 40 anni, è rientrato a casa dal turno di notte poco prima delle 7 di questa mattina vedendo il passaggio ostruito da due auto, e dopo una discussione avrebbe aperto il fuoco contro lo zio e il cugino.

Fonte foto: Tuttocittà.it

Stando a quanto riporta il Quotidiano Nazionale, Dell’Uomo avrebbe sparato con una calibro 22, che secondo FrosinoneToday sarebbe l’arma in dotazione, da cui sarebbero stati esplosi 4 o 5 colpi.

Morto Silvio Scaccia e grave il figlio 47enne Mariano

La vittima è Silvio Scaccia, di 75 anni, morto per mano del nipote 48enne, mentre è grave il figlio 47enne di Scaccia, Mariano, noto avvocato civilista di Frosinone.

Il personale sanitario accorso il posto ha trasportato Mariano Scaccia in codice rosso all’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, dov’è ora ricoverato in prognosi riservata dopo essere stato operato all’addome, scrive sempre il QN.

Stando ai primi rilievi, era da tempo che si susseguivano tra le famiglie litigi e contenziosi per la servitù di passaggio sulla strada.

Propositi suicidi dopo l’aggressione

Dopo l’aggressione che ha ucciso il nonno Silvio Scaccia e ferito gravemente il padre Mariano, sembra che l’uomo abbia possa aver avuto propositi suicidi.

Dopo l’episodio l’aggressore sarebbe fuggito nelle campagne ancora con la pistola, consegnandosi poi ai carabinieri. Al momento è in stato di arresto a Frosinone con l’accusa di omicidio volontario.

Nella giornata di ieri sabato 8 giugno un 41enne aveva ucciso dopo una lite un 61enne a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia.

Fonte foto: iStock