Scontro tra Calenda e Marco Travaglio sulla guerra in Ucraina, violento dibattito in tv e nervi tesi
Scontro senza esclusione di colpi tra Carlo Calenda e Marco Travaglio ad "Accordi e Disaccordi" sul tema della guerra tra Ucraina e Russia
Marco Travaglio e Carlo Calenda nella stessa trasmissione tv: erano previste scintille e così è stato. Il direttore de Il Fatto Quotidiano e il leader di Azione si sono confrontati nel talk show “Accordi e Disaccordi“. I toni hanno iniziato a farsi duri quando si è parlato dello scenario della guerra tra Ucraina e Russia. Come risaputo, i due hanno visioni completamente differenti sull’argomento. La conversazione si è rapidamente trasformata in una lite verbale senza esclusione di colpi in cui sono volate parole al limite dell’insulto.
- Carlo Calenda e Marco Travaglio, scontro in tv ad "Accordi e Disaccordi"
- Botta e risposta sempre più teso
- "Macchietta", "cafone" e "vergogna": caos tra Calenda e Travaglio
- L'attacco a Mario Giordano
Carlo Calenda e Marco Travaglio, scontro in tv ad “Accordi e Disaccordi”
La discussione ha preso una brutta piega quando Calenda ha dichiarato che chi aveva creduto e sostenuto che Vladimir Putin avrebbe conquistato Kiev rapidamente con i carri armati è “l’amico vostro Alessandro Orsini”. “Non ho mai sentito dire tante ca**ate come da lui”, ha chiosato il politico.
Travaglio, che tra gli editorialisti de Il Fatto Quotidiano ospita il professore universitario, ha subito replicato, affermando che Orsini “le ha azzeccate tutte dalla prima all’ultima”. “Non aveva mai detto che sarebbero arrivati a Kiev”, ha aggiunto il giornalista.

“Aveva parlato della polverizzazione dell’Ucraina essendo lui un propagandista russo”, ha tuonato Calenda. A questo punto lo scontro si è fatto ancor più ruvido, con Travaglio che ha descritto il politico come un “trombettiere della Nato“.
Poi ha rincarato la dose: “Sei un calunniatore. Perché nel 2019 in Parlamento diceva che bisogna lasciare le sanzioni alla Russia a differenza vostra. Tu racconti da tre anni che l’Ucraina vincerà la guerra”.
Botta e risposta sempre più teso
Il botta e risposta è proseguito facendosi sempre più teso, con Calenda che ha raccontato di essersi recato in Ucraina più volte per accertarsi di persona della situazione. Travaglio ha continuato ad attaccarlo, accusandolo di aver illuso “gli ucraini di battere, senza i soldati, la Russia”.
Il leader di Azione ha poi dato del “calunniatore” al giornalista, parlando di sue vicende giudiziarie per diffamazione.
Travaglio ha controbattuto dando del “mentitore” al politico e dicendo che “è andato in Ucraina duemila volte ma non ha capito un ca**o di quello che è successo”.
“Macchietta”, “cafone” e “vergogna”: caos tra Calenda e Travaglio
Calenda ha poi apostrofato Travaglio come un “cultore dei totalitarismi“. “Pulisciti la bocca, stai dicendo un’altra panzana. Sei stato tu a favore dei totalitarismi fino al 2022”, la replica del direttore de Il Fatto Quotidiano.
Nel corso dell’alterco sono poi volate altre paroline tutt’altro che carine, da “poverino” a “macchietta”, fino a “cafone” e “vergogna”.
L’attacco a Mario Giordano
Sui social, Calenda ha anche attaccato il giornalista Mario Giordano: “Per mia somma gioia ieri mi sono anche dovuto sorbire Mario Giordano in versione spalla di Travaglio. Qui quando dicono l’Europa non ci da soldi per la sanità e si scordano del MES sanitario che entrambi non volevano”.
