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Sceicco lascia 1.800 euro di mancia in un ristorante delle Cinque Terre: camerieri non credono ai loro occhi

Uno sceicco a cena alle Cinque Terre ha apprezzato le portate a base di pesce fresco e ha lasciato una mancia da 1.800 euro

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Si trovava in uno dei tanti deliziosi ristorantini delle Cinque Terre in Liguria e alla fine del pasto, in segno di apprezzamento, ha lasciato una mancia. Quando i camerieri si sono accorti dell’importo sono rimasti increduli.

Sceicco lascia 1.800 euro di mancia

Il protagonista di questa storia è uno sceicco giunto al largo delle Cinque Terre a bordo del suo megayacht da 150 metri.

Una sera il ricco turista ha deciso di non cenare a bordo, ma di scendere sulla terraferma per assaggiare le prelibatezze locali.

Lo sceicco ha scelto un ristorante segnalato dalla Guida Michelin.

La cena a base di pesce fresco è stata particolarmente apprezzata e alla fine del pasto il ricco arabo ha lasciato la bellezza di 1.800 euro di mancia, versati tramite il metodo di pagamento digitale TackPay.

La vicenda è stata raccontata dal Secolo XIX.

Turista lascia 500 euro di mancia e viene inseguito

Tutta un’altra storia rispetto a quel turista, italiano, inseguito da un cameriere a Saint Tropez perché alla fine del pasto ha lasciato “solo” 500 euro di mancia.

Questa storia è stata raccontata dalla stampa locale e ripresa da La Repubblica.

Secondo il racconto, un uomo descritto come un “facoltoso italiano” si sarebbe alzato dal tavolo dopo aver terminato il suo pasto e avrebbe lasciato 500 euro di mancia.

A questo punto, un cameriere l’avrebbe inseguito fino al parcheggio per invitarlo a rientrare nel ristorante per lasciare almeno 1.000 euro di mancia.

Mance estreme e scontrini pazzi

L’estate 2023 verrà ricordata come quella degli estremi: da una parte le mance esagerate e dall’altra parte gli scontrini pazzi.

Scontrini pazziFonte foto: IPA

Alcuni esempi:

due turisti romani hanno speso 60 euro per due caffè, due bottigliette d’acqua e una coppa di cioccolatini in un locale di Porto Cervo in Sardegna;

a Savona in Liguria una mamma ha pagato 2 euro in più sul conto perché aveva chiesto un piatto in più per condividere un po’ della sua pasta con la figlia di 3 anni;

a Ostia un barista si è sentito chiedere un cappuccino con poca schiuma e ha applicato un sovrapprezzo di 10 centesimi. Il motivo: con meno schiuma nel cappuccio ci va più latte;

Gera Lario (Como) un barista ha chiesto 2 euro per dividere un toast a metà. Il caso è anche finito sulla Cnn. Il titolo del servizio: “Due dollari per tagliare a metà un panino: le oltraggiose fregature ai turisti in Italia”.

Monte Amiata (Siena) un cliente si è visto addebitare 1,50 euro in più a persona per l’asporto dei piatti che aveva appena acquistato. Il costo dell’asporto consiste nel prezzo di posate di plastica e tovagliolino di carta.

 

Mancia da 1800 euro Fonte foto: 123RF
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