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Cliente italiano inseguito da cameriere a Saint-Tropez: aveva lasciato "solo" 500 euro di mancia

A Saint-Tropez un cliente italiano sarebbe stato inseguito da un cameriere perché ritenuto "colpevole" di aver lasciato una mancia bassa

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Mentre in Italia si rincorrono i “casi” scontrino, con i clienti che denunciano i prezzi troppo alti di alcuni locali, in Francia sta facendo scalpore la notizia di un cliente italiano inseguito da un cameriere a Saint-Tropez fino al parcheggio perché “colpevole” di aver lasciato una mancia ritenuta troppo bassa.

Cosa è successo a Saint-Tropez

Stando a quanto reso noto da alcuni quotidiani locali e riportato da ‘La Repubblica’, un “italiano ricchissimo” ancora non identificato sarebbe stato inseguito fino al parcheggio dal cameriere del ristorante di Saint-Tropez in cui aveva appena citato.

Il cliente italiano avrebbe lasciato una mancia di ben 500 euro ma la cifra sarebbe stata giudicata troppo bassa e il cameriere gli avrebbe chiesto di rientrare nel locale per arrivare almeno a mille euro di mancia.

Saint-TropezFonte foto: iStock - NAPA74
In Costa Azzurra alcuni locali procederebbero alla “schedatura” dei clienti per accogliere solo i più facoltosi e/o generosi.

Cosa sta succedendo a Saint-Tropez

Da alcuni giorni, proprio in Costa Azzurra, è in corso una polemica sulle presunte “schedature” dei clienti messe in atto dai locali della zona.

Secondo una recente inchiesta, nelle zone più rinomate della Costa Azzurra sarebbe ormai abitudine non riservare un tavolo a quei clienti ritenuti non abbastanza facoltosi o generosi. Al momento della prenotazione, infatti, alcuni ristoranti verificherebbero se il nome è contenuto nell’archivio clienti e controllerebbero le sue abitudini di consumazione: cosa ha ordinato in passato, quanto ha speso e con quale mancia finale.

Sul caso è intervenuta anche la sindaca Sylvie Siri, che ha deciso di far tappezzare i bar e i ristoranti della città con gli adesivi “Signal Conso“: si tratta di un’iniziativa che permette ai consumatori, attraverso l’uso di un QR Code, di segnalare eventuali abusi.

I “casi scontrino” in Italia

In Italia, intanto, si discute sui prezzi ritenuti troppo alti di alcuni locali. Uno degli ultimi casi è emerso dopo la segnalazione di due turisti romani, che hanno raccontato di aver pagato 60 euro due caffè con due bottigliette d’acqua (e una coppa di cioccolatini) in un locale di Porto Cervo.

Le parole: “La giustificazione dei gestori è stata che non si tratta di un semplice caffè ma una esperienza. La realtà è però un caffè con acqua e 2 biscotti”.

In Liguria, invece, un’osteria di Savona ha fatto pagare 2 euro in più per il piattino in condivisione che una madre aveva richiesto per mettere alcune trofie da far assaggiare alla figlia di 3 anni.

Mancia Fonte foto: iStock - Chadchai Krisadapong
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