Osservatorio amianto chiede indagine sulla morte di Franco Di Mare: "I responsabili siano trovati e puniti"
Osservatorio Amianto chiede un'indagine sulla morte del giornalista Franco di Mare e su quanto accaduto con la Rai
Trovare i responsabili. L‘Osservatorio amianto chiede un’indagine sulla morte del giornalista Franco Di Mare, sostenendo che i reati legati alle cause della malattia del conduttore televisivo potrebbero essere perseguiti d’ufficio.
Osservatorio amianto su Franco Di Mare
L’Osservatorio nazionale amianto ha rilasciato, tramite il suo presidente, alcune dichiarazioni riguardo la morte del giornalista Franco Di Mare, a causa di un mesotelioma, tumore spesso causato dalle fibre di amianto.
Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha dichiarato:”Come Osservatorio nazionale amianto chiederemo al procuratore di Roma che venga fatta piena luce e giustizia sulla morte inaccettabile e ingiusta di Franco Di Mare anche per il trattamento ricevuto dalla Rai che lui stesso ha denunciato”.
Logo della Rai, per cui Franco Di Mare ha lavorato per anni
“Come Osservatorio proseguiremo la battaglia di giustizia e raccogliamo il testimone dell’impegno di Franco Di Mare contro l’amianto. Sono reati perseguibili d’ufficio e come associazione siamo pronti a costituirci come parti offese. Chiederemo che i responsabili della morte di Di Mare siano individuati e puniti” ha poi concluso Bonanni.
La morte di Franco Di Mare
Il giornalista Franco Di Mare, per anni conduttore in Rai e inviato di guerra, è morto nel tardo pomeriggio del 17 maggio. Nelle settimane precedenti aveva parlato della propria malattia, un mesotelioma in fase terminale.
Secondo Di Mare stesso, la causa della malattia sarebbero state le fibre di amianto respirante in una delle sue missioni in vari teatri di guerra tra il 1992 e il 2002. Questo materiale è considerato tra le cause principali di questo raro tumore.
“Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto. Ne bastava una. Seimila volte più leggera di un capello. Magari l’ho incontrata proprio a Sarajevo, nel luglio del 1992, la mia prima missione. O all’ultima, nel 2000, chissà” aveva dichiarato Di Mare.
Le accuse del giornalista alla Rai
Nelle settimane precedenti alla sua morte, Di Mare aveva rilasciato alcune interviste, come quella al quotidiano Il Corriere della Sera o al programma Che Tempo Che Fa, in cui accusava la Rai di averlo ignorato una volta resa nota la sua malattia.
“Con alcuni prendevo il caffè ogni mattina. Ero un dirigente come loro, direttore ad interim di Rai 3. Gli ho scritto messaggi sul cellulare chiamandoli per nome: “Ho una malattia terminale”. Mi hanno ignorato” ha dichiarato il giornalista.