Giorgia Meloni vola negli Stati Uniti per incontrare Trump, in agenda forse anche il caso di Cecilia Sala
All'incontro Meloni-Trump in Florida potrebbe partecipare anche Elon Musk, probabile che venga discusso il caso Sala-Abedini
Giorgia Meloni è in missione negli Stati Uniti per un incontro urgente con Donald Trump. I due si vedranno a Mar-a-Lago in Florida. L’agenda non è stata rivelata, ma è inevitabile che fra gli argomenti trattati ci sia anche il caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta da giorni in isolamento in Iran.
Di cosa parleranno Trump e Meloni
L’aereo di Meloni è decollato nella mattina di sabato 4 gennaio, poco dopo le 11:00 e ha raggiunto l’aeroporto internazionale di Shannon, in Irlanda, per uno scalo tecnico dopo il quale è immediatamente ripartito.
L’incontro è previsto per le 19:30 ora locale: in Italia sarà l’1:30 di notte. Il faccia a faccia arriva a due settimane dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, che avverrà il 20 gennaio.
Altri possibili argomenti in agenda potrebbero essere le due guerre, in Ucraina e in Medio Oriente, nonché la questione dei dazi annunciati da Trump.
Giorgia Meloni sarà ospite della tenuta di Donald Trump. Lì passerà la notte e da lì ripartirà per fare ritorno in Italia.
La presenza di Meloni negli Usa era stata ipotizzata per giorno 20, in occasione dell’insediamenti di Trump a Washington, ma senza conferme ufficiali. Il triello Usa-Italia-Iran sul caso Sala-Abedini ha probabilmente costretto la premier ad accelerare i tempi.
Possibile presenza di Elon Musk
Andrea Stroppa, il referente italiano di Elon Musk, ha pubblicato su X un’immagine realizzata con l’intelligenza artificiale che mostra il trio Trump-Musk-Meloni in versione Roma imperiale.
Possibile, dunque, che a Mar-a-Lago in Florida possa esserci anche il patron di Tesla, futuro consulente del governo Trump e grande amico di Meloni.
Il caso di Cecilia Sala
Dal 19 dicembre Cecilia Sala, giornalista del Foglio e di Chora Media, si trova in carcere in Iran con l’accusa generica di avere violato la legge islamica.
Il suo fermo, come è evidente, è correlato a quello dell’ingegnere svizzero-iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, arrestato dalla Digos a Malpensa con l’accusa di contrabbando di materiale elettronico finalizzato alla costruzione di droni da guerra.
Il caso Sala-Abedini ha innescato un braccio di ferro fra Italia e Iran, complicato dalle pretese degli Stati Uniti: gli Usa chiedono l’estradizione dell’iraniano, attualmente in custodia cautelare nel carcere di Opera, mentre l’Iran ne chiede l’immediata liberazione. L’incontro Meloni-Trump potrebbe fornire elementi utili a sciogliere questo nodo.