Sacramento nullo per formule sbagliate, Papa Francesco dice no a riti creativi per il battesimo: da rifare
Papa Francesco mette fine alle formule creative per il battesimo. Per essere validi i sacramenti devono rispettare i riti o sono "atto illecito"
Papa Francesco mette fine alle “formule creative” sul sacramento del battesimo. Nella nota Gestis verbisque del Dicastero viene ribadito che le parole e gli elementi stabiliti nel rito essenziale di ogni sacramento non possono essere cambiati, perché in tal caso il sacramento non c’è. Il battesimo va eseguito con rigore o la formula è nulla e il rito da rifare.
Battesimo con rigore
Per il Vaticano c’è un moltiplicarsi di sacramenti non validi dovuti a modifiche delle formule. Nel documento presentato dal cardinale Victor Fernández si portano a esempio formule del battesimo che introducono “nel nome del papà e della mamma… noi ti battezziamo” e simili (il Vaticano però si è aperto al mondo lgbtqia+).
Diversi sacerdoti sono stati informati dell’invalidità del loro rito e costretti a ripetere il rito del battesimo o della cresima. Insomma, se c’è della creatività in altri contesti, nell’ambito della celebrazione dei sacramenti no.
Pubblicata la nota sulle formule rigide per i sacramenti: niente più battesimi con riti creativi
No a modifiche
Nel documento si legge ancora che l’osservanza della materia e della forma è sempre stata richiesta per la validità della celebrazione. Le modifiche, “la cui gravità e forza invalidante vanno appurate di volta in volta, mettono a repentaglio l’effettiva elargizione della grazia sacramentale”, si legge.
La modifica è quindi un danno per i fedeli, ma anche un “atto gravemente illecito”. Per questo, sottolinea l’ex Sant’Uffizio, meritano una pena esemplare.
Papa Francesco accoglie la nota
La nota Gestis verbisque, accolta da Papa Francesco (che recentemente si è espresso su ‘teoria gender’ e utero in affitto), è il risultato del lavoro del Dicastero per la Dottrina della Fede. Questo ha verificato il moltiplicarsi di riti non validi per via di formule creative e sbagliate, come il caso eclatante di un sacerdote di Phoenix che per 26 anni ha sbagliato la formula del battesimo.
In particolare, nel punto 34 del documento, viene spiegata la differenza tra liceità e validità: “Anche quando si consideri che una piccola modifica non altera il significato originario di un Sacramento […] essa rimane sempre illecita. Nei casi dubbi, laddove vi è stata un’alterazione della forma o della materia di un Sacramento, il discernimento circa la sua validità spetta alla competenza di questo Dicastero per la Dottrina della Fede”.