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Roma, "Ci dispiace, è morto": scoppia il caos all'ospedale Sant'Andrea. Botte e insulti a medici e infermieri

Caos all'ospedale Sant'Andrea di Roma, dove un medico è stato aggredito e gli infermieri insultati dai parenti di un paziente deceduto: la denuncia

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Paura all’ospedale Sant’Andrea di Roma, dove un medico è stato aggredito e gli infermieri insultati dai familiari di un paziente deceduto.

La denuncia del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed

A denunciare quanto accaduto nell’ospedale romano è stato il sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, come riportato da ‘Il Messaggero’: “Ancora un episodio di violenza ai danni di un collega, schiaffeggiato e colpito da una borsa mentre tutto il personale infermieristico e ausiliario presente veniva pesantemente insultato”.

Il sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed ha poi aggiunto: “La violenza ha causato danni anche alle strumentazioni mediche presenti nel luogo dell’aggressione, che è stata scatenata dalla comunicazione del ‘decesso di un parente’ degli aggressori. Il medico aggredito è stato assistito dal personale del Pronto soccorso del Sant’Andrea e ha denunciato gli aggressori”.

Sant'AndreaFonte foto: ANSA
L’ospedale Sant’Andrea a Roma.

L’appello alle Istituzioni

Il sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed ha espresso la sua “solidarietà al personale sanitario vittima dell’aggressione”.

Poi ha lanciato un appello alle Istituzioni: “Chi si prende cura della salute dei cittadini deve essere protetto: le Istituzioni e le Aziende devono fare in modo che quanto accade ormai quasi quotidianamente negli ospedali italiani non accada più”. Per la categoria, ha spiegato il sindacato, “si tratta senz’altro di un problema di ordine pubblico, ma anche di tipo culturale: chi aggredisce, insulta o minaccia un medico, deve capire che mette a rischio il diritto alla salute di tutti”.

Le precedenti aggressioni negli ospedali romani

Come sottolineato dal sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, le aggressioni in ospedale non sono eventi rari.

Nel mese di febbraio del 2022, per esempio, sempre a Roma ma all’ospedale San Camillo, un’infermiera era stata aggredita da un paziente no vax. In quell’occasione Stefano Barone, segretario del Nursind del Lazio, aveva commentato: “Gli episodi di violenza, in particolare nei pronto soccorso, sono aumentati esponenzialmente. Riceviamo segnalazioni da tutti gli ospedali. Il personale è già allo stremo, la quarta ondata della pandemia ci ha piegati. Questi episodi sono gravissimi”.

Qualche settimana prima, il 1° gennaio del 2022, al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni, sempre a Roma, un paziente in stato di agitazione aveva invece aggredito un’altra infermiera, staccandole un dito a morsi.

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Ospedale Sant'Andrea Fonte foto: ANSA
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