Regionali Umbria, spunta la clausola anti-Renzi

Dopo i recenti “cambi di casacca” che hanno visto diversi uomini e donne di partito migrare alla volta di Italia Viva, il Pd ha deciso di blindarsi in vista delle prossime elezioni regionali in Umbria. Banco di prova per la grande alleanza tra Pd e Movimento Cinque Stelle, i dem hanno deciso di tutelarsi introducendo una penale per scongiurare possibili addii.

È già stata soprannominata clausola “anti-Renzi”, si tratta di una vera e propria multa di 30mila euro che gli eventuali scissionisti saranno costretti a pagare prima di lasciare il Partito Democratico. Convocati in Corte d’Appello dove hanno firmato le candidature in vista delle prossime elezioni del 27 ottobre, i candidati del Pd avrebbero apposto la loro firma anche su un contratto con tanto di penale.

Nell’accordo, secondo quanto trapela, è stata infatti inserita la multa di 30mila euro in caso di addio al partito in favore dell’ex premier Renzi o di un qualsivoglia altro partito prima della naturale fine della legislatura.

Dopo la proposta del capo politico del M5S Di Maio sul vincolo di mandato, il commissario del Pd in Umbria Walter Verini è passato dalle parole ai fatti, mettendo nero su bianco quella che poteva essere considerata qualche giorno fa soltanto una minaccia senza possibili conseguenze. Una mossa a tutela del partito quella attuata dal segretario dem che, oltre a far versare una parte dello stipendio dei neo-consiglieri nelle casse del Nazareno, prova a evitare ulteriori fughe.

Eppure, secondo quanto trapelato dalle parole della deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, altri nomi sarebbero in procinto di salutare il Pd.

Fonte foto: ANSA