Rapina Grinzane Cavour, il racconto della figlia del gioielliere
La figlia del gioielliere Mario Roggero, accusato di omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa, ha raccontato l'orribile esperienza della rapina
Mario Roggero, il gioielliere che ha sparato ai malviventi che hanno tentato una rapina a Grinzane Cavour, è indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Al Corriere della Sera, la figlia Laura ha raccontato i momenti di terrore vissuti durante la rapina e la sparatoria, a seguito della quale sono morti due rapinatori ed è rimasto ferito un terzo.
Rapina a Grinzane Cavour, il terribile ricordo della figlia
“Ero paralizzata – ha detto la donna – ho pensato che non avrei neppure avuto il tempo di recitare un’Ave Maria”. Insieme alla mamma, nel pomeriggio di mercoledì, Laura Roggero si trovava dietro al bancone de negozio quando due dei tre rapinatori si sono finti clienti. Poi la minaccia con una finta pistola e un coltello, a cui sono seguiti attimi di panico.
“Non sapevo che la pistola fosse finta – ha riferito Laura Roggero – ci ha salvato mio padre perché ha messo a rischio la sua vita per salvare la mia e quella di mia madre”. Un’esperienza che ha fatto riaffiorare i terribili ricordi della rapina avvenuta nel 2015, a seguito della quale lei e il padre furono chiusi in uno stanzino e i ladri scapparono con 300mila euro.
“Ho pensato di morire – ha raccontato, ricordando l’episodio di sei anni fa – i ladri che picchiavano selvaggiamente mio padre e ci minacciavano di morte. Ho impiegato diversi mesi a riprendermi, facevo incubi notturni e tutti i giorni quando uscivo di casa mi guardavo le spalle. Oggi sono nuovamente devastata, minacciata di morte con pistola e coltello”.
Le indagini
Ciò su cui stanno cercando di far luce gli investigatori è la dinamica della sparatoria, in particolare se i quattro colpi di pistola esplosi da Roggero fossero partiti all’interno o all’esterno del negozio, e come è avvenuta esattamente la colluttazione in strada tra Roggero e un ladro.