,,

Sigfrido Ranucci di Report risponde a Marina Berlusconi e Forza Italia, Di Battista si schiera col giornalista

Dopo il servizio su Silvio Berlusconi, Sigfrido Ranucci e Report nel mirino della figlia Marina e Forza Italia: il messaggio dell'ex M5S Di Battista

Pubblicato:

Sigfrido Ranucci nel mirino di Forza Italia e di Marina Berlusconi dopo l’ultima puntata di Report, in cui è stato lanciato un servizio di circa 90 minuti su Marcello Dell’Utri e i rapporti con Silvio Berlusconi. Dopo gli attacchi al programma, il giornalista ha risposto scatenando il nuovo attacco dei senatori del partito fondato dal Cavaliere. A sostegno del giornalista è intervenuto, oltre ad alcuni esponenti dell’opposizione come Sandro Ruotolo, anche Alessandro Di Battista, ex deputato del M5S.

La risposta di Sigfrido Ranucci e Report a Marina Berlusconi e Forza Italia

Citato dall’Ansa, Sigfrido Ranucci ha difeso il lavoro di Report.

Il giornalista ha dichiarato che il servizio mandato in onda su Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi è il frutto di “un’inchiesta rigorosa, basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati”.

marina berlusconiFonte foto: ANSA
Marina Berlusconi, primogenita del Cavaliere

Ha poi aggiunto che ha suscitato “grande interesse pubblico” ed “è stata seguita da punte di oltre 1,5 milioni di telespettatori” (qui i dati Auditel).

Ranucci ha risposto alle accuse di Marina Berlusconi e Forza Italia sottolineando che “si è dato conto delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche della Procura di Firenze dove Silvio Berlusconi era indagato e dove oggi è ancora indagato Marcello Dell’Utri. Si è data possibilità alla famiglia e a Dell’Utri di intervenire e in alternativa si è dato ampio spazio alle risposte dei legali”.

I senatori di Forza Italia hanno controreplicato con una nota in cui hanno definito Ranucci un pagliaccio: “Lette le dichiarazioni di Ranucci, crediamo che il contenuto di quel che dice lo renda degno al massimo di un programma comico in quarta serata. Perché la sua attendibilità è pari a quella di un clown“.

Il sostegno di Alessandro Di Battista

Nel frattempo, su Facebook, è arrivato il sostegno di Alessandro Di Battista a Report e al conduttore.

L’ex deputato del M5S, commentando un post di Sigfrido Ranucci dedicato agli attacchi di Forza Italia e Fratelli d’Italia dopo l’ultima puntata, ha scritto: “Andate avanti, coraggio”.

Sostegno anche da Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura nella segreteria Pd: “Sempre la stessa storia. Alla destra non piace l’approfondimento giornalistico in tv. Dopo la puntata di ieri di Report su Rai3 che si è occupata anche di Silvio Berlusconi fioccano le richieste di chiusura del programma da parte di esponenti di Forza Italia. La signora Marina Berlusconi, legittimamente, pensa di adire alle vie legali per diffamazione. Gli autori del programma sono convinti invece di aver raccontato solo fatti. Saranno eventualmente i magistrati a esprimersi. Gli esponenti politici della destra la smettano di fare i censori. Noi esprimiamo la nostra solidarietà alla redazione di Report”.

L’accusa di censura a Meta

Domenica 12 gennaio, poco dopo le 21, Sigfrido Ranucci aveva anche accusato Meta di censurare “i post della trasmissione di Report e del sottoscritto su ciò che sta succedendo a Gaza”.

Anche in quel caso era arrivato il sostegno di Alessandro Di Battista, attraverso il suo canale Substack, Scomode verità:

“Quel che posso dire io è che non mi sorprende. Io, personalmente, ho visto più volte miei contenuti limitati e a volte oscurati da Meta. Chiaramente si trattava di contenuti su Gaza, sul terrorismoisraeliano, sul genocidio dei palestinesi. Non solo. La BBC, ripeto, la BBC, il 18 dicembre scorso, ha pubblicato un’inchiesta giornalistica secondo la quale Meta ha fortemente limitato contenuti, immagini e notizie da Gaza. Ha limitato su Facebook e Instagram i contenuti che provano il genocidio in atto in Palestina. Mi viene da vomitare. Soprattutto pensando alle centinaia di giornalisti fatti letteralmente a pezzi dai terroristi sionisti per bloccare la diffusione della verità. Attuando in questo modo, Meta sta dando una mano agli assassini di giornalisti. Il 9 gennaio scorso, il giovane cronista palestinese AbubakerAbed (ha 21 anni) ha lanciato un appello da Gaza: ‘Voglio parlare contro la mancanza di sostegno internazionale ai giornalisti palestinesi. Ci avete visto morire in ogni modo possibile: smembrati,inceneriti, mutilati. Non ci siamo mai fermati, abbiamo continuato a raccontare la verità. Quanti altri giornalisti uccisi dobbiamo avere per smuovere le vostre coscienze morte? Oggi siamo tutti qui perché voi facciate qualcosa, per fermare Israele e i crimini contro di noi. Se fossimo ucraini o di qualsiasi altra nazionalità, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, vi arrabbiereste per quello che ci succede. Ma dato che siamo palestinesi, abbiamo un solo diritto: quello di morire e di essere mutilati’. I vertici di Meta dovrebbero ascoltare queste parole e vergognarsi. Noi, al contrario, dobbiamo agire e moltiplicare i canali di informazione. Coraggio!”.

sigfrido-ranucci-report-di-battista Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,