Incendi a Los Angeles: nuovo rogo nella notte, i morti salgono a 11. Perché è difficile spegnere le fiamme
Gli ultimi aggiornamenti sugli incendi che stanno devastando la città di Los Angeles: 6 i roghi e almeno 11 i morti
Sono almeno 11 i morti vittime degli incendi di Los Angeles. Si tratta del bilancio “più devastante” nella storia della California, così come affermato dal presidente Usa Joe Biden. A bruciare una superficie di oltre 12mila ettari, l’equivalente di 22 campi da calcio. Gli sfollati salgono a 180mila e si stimano danni per più 150 miliardi di dollari.
Continuano gli incendi a Los Angeles
Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio un quinto incendio è scoppiato al confine tra le contee di Los Angeles e Ventura.
Il rogo, denominato Kenneth, minaccia le località collinari di Hidden Hills e Calabasas, non distanti da Malibu e, come quest’ultima, sede di lussuose ville.
Fonte foto: ANSA
Nel frattempo, restano attivi gli incendi Lidia e Hurst fire nella San Fernando Valley, il Palisades sull’Oceano e l’Eaton ad Altadena.
Sedato il rogo denominato Sunset, attivo nella zona di Hollywood. Si tratta, afferma il Dipartimento forestale della California, dei 5 incendi più distruttivi nella storia dello Stato della California.
Almeno 11 i morti
Sarebbero almeno 11 i morti a causa degli incendi, ma secondo il sindaco di Pasadena, Victor Gordo, il numero “è destinato a peggiorare”.
Nella giornata di venerdì sono state evacuate 180mila persone, attualmente gli sfollati sarebbero circa 153mila, con 166mila cittadini pronti a lasciare le proprie abitazioni in caso di necessità.
Secondo le stime della società AccuWeather, i danni causati dal disastro potrebbero costare alla città una perdita economica tra i 135 e i 150 miliardi di dollari (pari a 131-146 miliardi di euro).
Lo sceriffo Robert Luna ha imposto un coprifuoco notturno nella contea di Los Angeles, per proteggere le abitazioni distrutte dai saccheggiatori. Già venti gli sciacalli arrestati.
Perché è difficile spegnere i roghi
Da giorni ci si interroga sulle cause del disastro e sulle ragioni che stanno rendendo impossibile sedare le fiamme. Si tratta di un mix di fattori diversi.
Vi sono ragioni climatiche, così come spiegato dall’autore Stephen Markley a Repubblica: “In California stiamo avendo l’inverno con meno pioggia a memoria d’uomo e la siccità ha contribuito a seccare le foreste, creando la tempesta perfetta quando dalle montagne di Sant’Ana si è alzato un vento più violento del normale”.
Si parla poi di guasti elettrici come possibile causa scatenante. L’ad dell’azienda che monitora l’attività elettrica Whisker Labs, ha affermato al Times che il numero dei guasti è aumentato esponenzialmente nelle ore precedenti il primo incendio.
Infine, a rendere difficile sedare i roghi vi è il mal funzionamento degli idranti, a molti dei quali l’acqua è stata negata per via di tagli al budget dei pompieri imposti dall’amministrazione locale.
Fonte foto: ANSA