Gli scontri tra Oliviero Toscani e Giorgia Meloni, il silenzio della premier dopo la morte del fotografo
Nel corso degli anni ci sono stati diversi scontri verbali tra Giorgia Meloni e Oliviero Toscani, morto a 82 anni
Non è mai scorso buon sangue tra Oliviero Toscani e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In passato, anche recentemente, sono volate parole dure e insulti tra i due, diversi gli scontri e i botta e risposta velenosi tra la premier e il noto fotografo, morto a 82 anni dopo una lunga malattia. Tra i tanti messaggi di cordoglio apparsi nelle ultime ore per la scomparsa di Toscani non c’è quello della premier, che sembra aver preferito il silenzio.
Gli scontri tra Oliviero Toscani e Giorgia Meloni
Oliviero Toscani, morto il 13 gennaio 2025 all’età di 82 anni, non ha mai nascosto il suo orientamento politico progressista.
Nel corso degli anni il celebre fotografo non ha risparmiato critiche e attacchi ai politici, soprattutto di destra, da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini fino a Giorgia Meloni.
All’attuale premier Toscani aveva rivolto più volte parole dure, ottenendo in risposta dichiarazioni altrettanto velenose.
“Ritardata”, “Miserabile”
Un primo duro scontro a distanza tra i due risale al 2018, quando la leader di Fratelli d’Italia era all’opposizione.
Intervenendo alla trasmissione La Zanzara di Cruciani su Radio 24, Oliviero Toscani definì una “poveretta” Giorgia Meloni: “È una ritardata, brutta e volgare”.
Meloni rispose dando del “radical chic” a Toscani, una persona che “disistimo così profondamente”.
“Voglio dire che sono profondamente fiera che la mia presenza dia fastidio a una persona così miserabile“, disse Meloni.
Meloni “è fascista”
Oliviero Toscani era tornato ad attaccare Giorgia Meloni anche recentemente, pochi mesi fa, quando aveva già reso nota la grave malattia di cui stava soffrendo.
Lo scorso settembre era stato intervistato da Corrado Formigli a Piazza Pulita a su La7.
Alla domanda sul perché Meloni non si dichiari antifascista, Toscani aveva risposto: “Perché è fascista. Lei è il nocciolo di tutto questo, la ragione di ciò che io chiamo nuovo antifascismo”.