Prescrizione, stop ddl Costa: caos in Aula, Iv vota con la destra
Caos dopo l'approvazione dell'emendamento soppressivo della proposta di legge del forzista Costa sulla prescrizione
L’emendamento soppressivo della proposta di legge del forzista Costa sulla prescrizione, a firma M5S, è stato approvato sul filo di lana in commissione Giustizia della Camera: 24 voti a favore e 23 contrari. L’ago della bilancia, come fa sapere Ansa, è stato il voto della presidente della commissione Francesca Businarolo (M5s). Iv di Matteo Renzi ha votato con l’opposizione contro la soppressione del testo che punta a eliminare la cosiddetta riforma Bonafede. Il testo è atteso dalla prossima settimana in Aula.
L’esito del voto ha scatenato la bagarre in commissione, provocando momenti di tensione e urla. M5s, Pd e Leu hanno prevalso per un solo voto. Decisivo quello di Francesca Businarolo.
Le opposizioni hanno alzato la voce ed è stato il caos: Enrico Costa per FI e Cosimo Maria Ferri per Iv hanno protestato perché non è stato permesso di far votare Alessandro Colucci, parlamentare del Gruppo Misto, che aveva una delega e avrebbe votato contro la soppressione.
Enrico Costa di FI: “È una cosa folle quello che è successo in commissione Giustizia. La presidente Businarolo ha salvato il governo con una interpretazione del regolamento che è un attentato al funzionamento di un organo costituzionale: non ha permesso al deputato Colucci del Misto, in possesso di una delega, di votare”.
Costa ha inoltre dichiarato in Aula che Forza Italia chiederà di essere ricevuta dal presidente della Camera Roberto Fico: “Agiremo in tutte le sedi per far valere le nostre ragioni e le ragioni del Parlamento”.
“Colucci”, ha proseguito Costa, “aveva una delega sull’intero provvedimento depositata a suo tempo, avrebbe dovuto votare. Il risultato sarebbe stato diverso. Il governo è stato salvato da un’interpretazione fasulla della presidente Businarolo. Puoi essere delegato in commissione o per la seduta o per il provvedimento: lei non l’ha tenuto in considerazione. Se avesse votato Colucci finiva pari, 24 a 24“.
Il caos generatosi ha anche fatto slittare l’avvio dell’esame del decreto intercettazioni nell’aula del Senato, in quanto è stata occupata la commissione Giustizia, per protesta, da parte dei senatori della Lega. L’Aula è stata sospesa fino alle 18, come ha annunciato il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.