Ipotesi capo politico donna nel Movimento 5 Stelle: tutti i nomi
Paola Taverna e Chiara Appendino in corsa per la carica di capo politico del Movimento 5 Stelle. Fuori dai giochi Virginia Raggi
Nuove sfide per il Movimento 5 Stelle, le cui sorti potrebbero determinare anche il futuro del Governo. Nell’estate pentastellata si configurano le ipotesi di una leadership femminile, con un capo politico donna, un rimpasto di governo e una lotta interna con fazioni ben distinte. Tra le urgenze dei parlamentari ci sarebbe quella di cambiare i capigruppo di Camera e Senato. Già ai primi di settembre, riporta il Corriere della Sera, ci potrebbe essere il cambio della guardia. Non prima però di un congresso di partito, organizzato per mozioni.
Tra le lotte strategiche per le elezioni regionali, con i territori che premono per avere autonomia sulle intese locali, con coalizioni con le liste civiche, c’è chi auspica un rimpasto di governo. Solo dopo le urne o la caduta dell’esecutivo potrebbe dunque rinascere il Movimento 5 Stelle.
Luigi Di Maio rimarrebbe nella cabina di regia senza ruoli ufficiali nel direttivo. E se la base spinge per avere Alessandro Di Battista come capo politico, il pasionario pentastellato non sarebbe ben visto dai parlamentari.
Rispunta così l’ipotesi di un capo politico donna. In pole position ci sarebbe Chiara Appendino. Secondo il Corriere della Sera, gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle previsti per ottobre a Torino sarebbero un segnale dell’imminente investitura.
Ma tra i papabili capi politici spunta anche Paola Taverna, pronta a correre per la leadership pentastellata. Tuttavia la senatrice romana non godrebbe delle simpatie dei nomi più influenti del M5s.
Sembrerebbe essere rimasta fuori dai giochi un’importante donna pentastellata, Virginia Raggi, che potrebbe puntare a un bis come sindaca di Roma.
Tra gli altri candidati spunta anche il nome di Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico. E tra le ipotesi c’è anche quella di una coppia di capi politici, un triumvirato o addirittura una segreteria di 5 o 6 persone. Scenari che, riporta il Corriere della Sera, aiuterebbero la guarigione di un Movimento 5 Stelle sempre più lacerato dall’interno.