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Fedez e il rapporto con Luca Lucci capo ultrà del Milan: "Non tradisco gli amici, frequento chi c**** voglio"

Fedez fa chiarezza sul suo rapporto con Luca Lucci, ex capo ultrà del Milan, finito in carcere per associazione a delinquere: le parole del rapper

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Fedez ha parlato di Luca Lucci, il capo ultrà del Milan del quale il rapper è amico da tempo e che è stato arrestato dopo l’inchiesta che ha coinvolto e sta coinvolgendo le due curve di Milan e Inter.

Fedez e Luca Lucci, che rapporto avevano

Federico Lucia, in arte Fedez, è stato ospite di una trasmissione radiofonica nella quale ha sviscerato diversi argomenti e, per la prima volta, ha parlato apertamente del suo rapporto di amicizia con Luca Lucci.

Il rapper non è indagato nell’inchiesta sul mondo Ultras ma è stato citato per la presenza di alcune conversazioni con l’ex capo ultrà del Milan, ora finito in carcere.

Fedez Luca LucciFonte foto: IPA
Fedez a colloquio con il suo bodyguard, Christian Rosiello

L’intervento del rapper

Nella puntata di martedì 26 novembre de “La Zanzara”, Fedez ha detto di Luca Lucci che si trattava di un suo amico. “Lo rincontrerei? Sì, non tradisco le mie amicizie e non esiste il reato di cattiva frequentazione. Non ricopro una carica pubblica e, se non commetto reati, io frequento chi cazzo voglio”.

Il rapper dunque è passato al contrattacco, chiedendosi come mai il suo nome sia stato associato ai fatti pur non avendo mai avuto effettivamente a che fare con i protagonisti della vicenda. “Chiunque mi mette in mezzo sulla questione degli Ultra, lo fa a sproposito. Ci sono intercettazioni che mi riguardano nei quali parlo solo dei cazzi miei. Allora mi chiedo: il mio nome è uscito in mezzo per quale motivo? Se dico a un amico: “Mi dai una mano a piazzare la bevanda allo stadio” e l’amico mi dice: “Non ho nessuno” e la stessa Procura lo dice, il nome mio perché esce in mezzo?”, si chiede.

“Frequento chi voglio. Frequentavo una persona che era un pregiudicato che si stava reinserendo nella società, poi non posso sapere cosa faceva sul suo privato”, ha chiosato l’artista.

Le intercettazioni

L’inchiesta citata e denominata “Doppia Curva” ha portato all’arresto, nello scorso 30 settembre, di 19 persone legate al mondo del tifo organizzato di Inter e Milan. Tra gli atti depositati sono presenti diverse interazioni tra Fedez e Luca Lucci, uno degli uomini arrestati. I due amici infatti più volte hanno parlato di una possibilità concreta di entrare in affari insieme.

Il 21 gennaio i due avrebbero parlato al telefono della nuova attività di Lucci volta alla gestione degli artisti. “Sto iniziando a fare le serate di Dj set, sto facendo un’azienda, vendo l’artista, e basta, se vuoi prendiamo gli artisti”, diceva al rapper che rispondeva: “Eh dai va bene, io ci sono frate è una guerra, un libero mercato io so già più o meno quelli scontenti, da portar via”.

Nell’ordinanza del gip Domenico Santoro si leggono anche altre intercettazioni che coinvolgono i due. In una di esse, dell’ottobre 2023, Fedez chiede a Lucci di intervenire per poter far entrare la bevanda da lui sponsorizzata, Boem, all’interno dello stadio Meazza, in cambio di una percentuale sui profitti. Il capo ultras pare possibilista e anzi promette che chiederà di farla entrare non solo nelle partite del Milan ma anche in quelle dell’Inter.

Chi è Luca Lucci

Come confermato nell’ospitata del rapper, i rapporti tra i due sono amichevoli. Fedez, parlando a Lucci, gli dice: “Sei un patatone, pensano che sei un criminale, in realtà sei più intelligente”.

I due discutono anche della possibilità, per Fedez, di avere “una persona fidata che potesse occuparsi della sua sicurezza” e di quella di acquistare la storica discoteca “Old Fashion”. Secondo gli inquirenti, anche da queste conversazioni si evince come di fatti una frangia degli ultras del Milan si fosse trasformata in una sorta di gruppo violento che, anche su richiesta, potesse mettere in atto spedizioni punitive. Uno degli episodi più noti, in questo senso, sarebbe il pestaggio avvenuto nello scorso aprile al personal trainer Cristiano Iovino: anche per questo fatto, è stata contestata l’associazione per delinquere a otto ultras milanisti, tra cui lo stesso Lucci ma anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.

Il cantante non è indagato nell’inchiesta. L’ultrà è stato arrestato lo scorso 30 settembre per associazione a delinquere. Da tempo uno dei leader del tifo organizzato milanista, aveva succeduto Lombardi nel gruppo dei Guerrieri Ultras, prima di unificare le varie fazioni della Curva Sud. Già nel 2018 Lucci era stato arrestato e condannato in un’indagine per narcotraffico.

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fedez-luca-lucci Fonte foto: IPA/ANSA
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