Morto David Sassoli, presidente del Parlamento europeo: era ricoverato per problemi al sistema immunitario
David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, è morto a 65 anni: era ricoverato per complicanze dovuta a una disfunzione del sistema immunitario
David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo, è morto nella notte tra lunedì 10 gennaio e martedì 11 gennaio al’ospedale di Aviano, in provincia di Pordenone. Lunedì 10 gennaio si era diffusa la notizia di un suo ricovero in Italia per una malattia, o meglio, per complicanze dovute a una disfunzione al sistema immunitario. A confermare il decesso pubblicamente è stato il suo portavoce Roberto Cuillo, che ha aggiunto come Sassoli fosse ricoverato dal 26 dicembre scorso. Nato a Firenze il 30 maggio 1956, aveva 65 anni.
Disfunzione del sistema immunitario: che malattia aveva Sassoli
Sposato e padre di due figli, tifoso della Fiorentina, Sassoli viveva a Roma, ma appena possibile si spostava nella casa di Sutri, un paese medievale della Tuscia lungo la via Cassia, il cui sindaco è Vittorio Sgarbi.
“Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie” ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo. Era stato ricoverato per una grave complicanza dovuta a una disfunzione al sistema immunitario.
Sassoli era già stato ricoverato in ospedale a Strasburgo a settembre per una polmonite non legata al Covid. In quell’occasione, Cuillo aveva reso noto che “mercoledì 15 settembre il presidente del Parlamento europeo David Sassoli è stato portato all’Hôpital Civil di Strasburgo. Dopo le necessarie visite mediche, gli è stata diagnosticata una polmonite ed è stato immediatamente curato”.
Dagli inizi al Tg1, la carriera di Sassoli
David Sassoli è morto a 65 anni: era il presidente del Parlamento europeo
Da volto familiare del TG1 a presidente del Parlamento europeo, quella di David Maria Sassoli è stata una vita divisa fra il giornalismo e la politica, a cavallo fra Firenze, Roma e Bruxelles fino a diventare nel 2019 presidente dell’Europarlamento.
Nato a Firenze il 30 maggio 1956, ha frequentato da giovane l’Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani. Il padre era un parrocchiano di don Milani e lui ha cominciato fin da giovane a lavorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a ‘Il Giorno’ e poi fare il grande salto in Rai.
Fiorentino di nascita ma romano di adozione, è diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg1 della Rai, di cui è stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta.
Una brillante carriera che si è interrotta per lasciare spazio a un’altra passione: la politica.
La politica per Sassoli: Parlamento europeo sognando di fare il sindaco di Roma
Nel 2009, Sassoli ha deciso di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, è stato eletto la prima volta con oltre 400 mila preferenze.
I numeri gli hanno permesso così di diventare subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo.
Nel 2013 ha provato a rientrare in Italia come sindaco di Roma, ha affrontato le primarie del Pd: membro della corrente facente capo a Dario Franceschini, Sassoli è arrivato secondo, davanti al futuro presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ma ottenendo la metà dei voti di Ignazio Marino.
Dopo circa 10 anni passati decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, Sassoli – giunto alla sua terza legislatura – era uno degli eurodeputati più esperti.
Dal 2014 al 2019 è stato vicepresidente per l’intero mandato, occupandosi soprattutto di trasporti (il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario), politica euro-mediterranea e bilancio.
Il 3 luglio 2019 David Sassoli, all’inizio del suo terzo mandato, è stato eletto Presidente (il secondo italiano, dopo Antonio Tajani, da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale).
Nel suo primo discorso ha ribadito l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina a ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
Durante la pandemia si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo – già nel marzo 2020 – dibattiti e votazioni a distanza, primo parlamento al mondo a farlo.
Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.
Sul profilo Twitter di David Sassoli, nelle scorse ore, era apparso un tweet di cordoglio per la morte di Silvia Tortora: “Il mio cordoglio per la prematura scomparsa di Silvia Tortora. Una vita spesa per il garantismo, per la memoria del padre Enzo vittima di malagiustizia, per un Paese più maturo e più civile”.