Morta 27enne investita a Fuorigrotta mentre scendeva dal taxi: tre giorni di agonia dopo un balzo di 30 metri
Rita Granata, la 27enne investita a Fuorigrotta (Napoli) dopo essere scesa da un taxi, è deceduta dopo tre giorni di agonia
Rita Granata, 27 anni, non ce l’ha fatta. La ragazza è morta per le ferite e i traumi riportati dopo essere stata travolta a Napoli, in via Leopardi a Fuorigrotta mentre scendeva da un taxi. L’episodio drammatico si è verificato nella notte tra il 5 e il 6 maggio.
- Napoli, morta Rita Granata: la ricostruzione dell'investimento a Fuorigrotta
- La corsa in ospedale
- Chi era Rita Granata
Napoli, morta Rita Granata: la ricostruzione dell’investimento a Fuorigrotta
La giovane, dopo una serata trascorsa con le amiche, si è fatta accompagnare a casa in taxi. Quando è scesa dalla vettura, è stata investita mentre attraversava via Leopardi, all’altezza dell’incrocio con via Rossetti.
A travolgerla è stata un’auto guidata da un ragazzo di 24 anni e con a bordo un passeggero 22enne.
L’impatto è stato violentissimo. Secondo la ricostruzione dell’episodio, la giovane è stata sbalzata in avanti di circa 30 metri.
Il ragazzo alla guida del mezzo non si è fermato immediatamente. Una dinamica che non smette di ripetersi sulle strade italiane.
Ha continuato per la sua strada, salvo tornare dopo circa 30 minuti sul posto dell’incidente, dove è stato intercettato dagli agenti della Polizia Municipale accorsi in via Leopardi per prestare soccorso alla vittima e per svolgere i rilievi.
La corsa in ospedale
Le condizioni di Rita sono subito apparse gravi. Trasportata in ambulanza all’ospedale San Paolo è stata poi trasferita al reparto di rianimazione dell’ospedale di Nocera.
Il pm di turno ha ordinato il sequestro del veicolo e che venissero svolti gli accertamenti tossicologici sul conducente. Entrambi gli occupanti dell’auto sono stati accompagnati negli uffici del comando della Polizia Municipale per la l’identificazione in quanto sprovvisti di documenti di riconoscimento.
Chi era Rita Granata
Rita Granata, deceduta dopo tre giorni di agonia, era ufficiale di gara nel judo. Inoltre si era laureata all’Università L’Orientale di Napoli in Relazioni internazionali ed era supervisore e partner di ricerca per il Centro Studi d’Europa.