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Busta con proiettili all'avvocato di Filippo Turetta, minacce al legale Giovanni Caruso: la denuncia

Una busta con dei proiettili è stata recapitata allo studio legale di Giovanni Caruso, avvocato difensore di Filippo Turetta, condannato all'ergastolo

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Una busta con tre proiettili è stata recapitata allo studio dell’avvocato difensore di Filippo Turetta, Giovanni Caruso. Le minacce al legale sono arrivate all’indomani della sentenza di condanna all’ergastolo per il 22enne reo confesso dell’uccisione della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Sentito dall’Ansa, Caruso ha confermato l’accaduto, senza aggiungere altro.

Proiettili a Giovanni Caruso, l’avvocato di Filippo Turetta

Minacce a Giovanni Caruso, l’avvocato difensore di Filippo Turetta nel processo a carico del 22enne, condannato nella giornata di martedì 3 dicembre all’ergastolo per l’assassinio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin.

Allo studio del legale, a Padova, è arrivata una busta con tre proiettili.

proiettili avvocato filippo turetta giovanni carusoFonte foto: ANSA
Giovanni Caruso mentre stringe la mano a Gino Cecchettin

Le minacce e la reazione

Giovanni Caruso ha aperto la corrispondenza e vi ha trovato una lettera con al suo interno tre cartucce. Contattata subito la questura, alcuni agenti della Squadra mobile, della Digos e del gabinetto interprovinciale della polizia scientifica l’hanno ispezionata e repertato le cartucce che erano avvolte in un foglio di carta.

Confermo. Non posso dire altro”, ha detto all’Ansa che lo aveva contattato. I tre proiettili erano all’interno di una busta bianca, con normale affrancatura, come riporta Repubblica. Il foglio bianco che li avvolgeva non aveva alcuna scritta. Il plico sarà analizzato dalle forze dell’ordine alla ricerca di eventuali tracce per capire chi ha compiuto tale gesto.

L’avvocato aveva commentato la sentenza al Corriere del Veneto, dicendo di aver parlato brevemente con Turetta, al quale aveva spiegato il senso della decisione. “Ha compreso che si tratta della pena massima, che in un certo senso ci potevamo anche aspettare, ma ha anche capito che sono cadute due aggravanti. Non ha avuto reazioni particolari”, ha detto. Per il futuro, non ha escluso l’appello, limitandosi a ribadire che una volta lette le motivazioni della sentenza, saranno valutate dalla difesa.

Le parole di Gino Cecchettin e la stretta di mano

L’avvocato è diventato protagonista delle cronache nell’ultimo periodo per il processo a Filippo Turetta. La sua ultima arringa aveva suscitato la reazione indignata di Gino Cecchettin, padre della vittima. I due poi avevano avuto modo di chiarirsi e di stringersi la mano.

Proprio prima della lettura della sentenza, il padre della ragazza aveva stretto la mano a Giovanni Caruso. Questi gli aveva detto: “La capisco umanamente, ma il mio lavoro non è facile“.

In precedenza infatti il papà di Giulia, la ragazza uccisa da Filippo Turetta, si era detto offeso per l’arringa di Caruso che aveva provato a contestare le aggravanti avanzate dai pm. “La difesa di un imputato è un diritto inviolabile. Tuttavia credo che nell’esercitarlo sia importante mantenersi entro un limite dettato dal buon senso e dal rispetto umano. Travalicarlo rischia di aumentare il dolore dei familiari della vittima e di suscitare indignazione in chi assiste. La memoria di Giulia è stata umiliata”, aveva scritto sui suoi social.

proiettili-avvocato-filippo-turetta-giovanni-caruso Fonte foto: ANSA
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