Monterotondo, chiodo nella pasta della mensa scolastica. Il sindaco denuncia: "Atto criminale"

Un chiodo dentro un piatto di pasta al sugo servito nella mensa della scuola dell’infanzia. È successo a Monterotondo, in provincia di Roma, e la foto ha fatto subito il giro delle chat dei genitori. Il sindaco ha disposto la sospensione del servizio e ha denunciato il tutto ai carabinieri. In un post su Facebook il primo cittadino ha chiaramente parlato di “atto criminale”.

• Monterotondo, la rabbia dei genitori
• Chiodo nella pasta, il sindaco di Monerotondo ha sospeso il servizio mensa
• Denuncia presentata alle forze dell'ordine

Monterotondo, la rabbia dei genitori

Comprensibile la rabbia e la paura tra i genitori dei bambini che, solitamente, mangiano nelle mense delle scuole di Monterotondo. Come riportato dal sito TgCom24, non si tratta del primo caso di questo tipo registrato nella città alle porte di Roma.

Lo stesso era accaduto, nel 2021, altre tre volte in altrettante scuole di Monterotondo dotate di servizio mensa.

Chiodo nella pasta, il sindaco di Monerotondo ha sospeso il servizio mensa

Il sindaco della città, Riccardo Varone, ha immediatamente sospeso il servizio mensa, che ogni giorno fornisce pasti per 1.700 studenti.

Poi, in un lungo post su Facebook, lo stesso primo cittadino ha espresso tutto il suo rammarico per la vicenda parlando di “sconforto” e di “estrema responsabilità istituzionale”.

“Durante il servizio mensa, in una scuola della nostra città, a distanza di oltre un anno dagli ultimi incresciosi e criminali episodi, si è verificato un nuovo caso di rinvenimento di un oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica”, ha scritto il sindaco.

Denuncia presentata alle forze dell’ordine

Dopo aver annunciato la sospensione del servizio mensa e spiegato di aver presentato denuncia contro ignoti presso i carabinieri, il primo cittadino ha aggiunto altro.

“Ho la responsabilità da Sindaco di questa città, di tutelare la salute dei miei giovani concittadini ed evitare qualsiasi altro atto che non posso che definire nuovamente criminoso”, ha scritto il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone. Il comune ha deciso di permettere ai bambini di portare il pasto da casa.

In chiusura del messaggio, il primo cittadino ha ricordato infine la volontà di collaborare con le autorità competenti per scoprire i responsabili di questo gesto “nei confronti dei quali agiremo, insieme alla scuola, in tutte le sedi”.

Fonte foto: 123RF